02/06/2011 10:08
IL SALUTO - Luis Enrique già da tempo aveva annunciato l'addio, ora lo ha ribadito attraverso la televisione ufficiale del club. « Sono stati tre anni fantastici, ma il ciclo era giunto al termine. E l'ho detto prima che mi arrivassero delle offerte per evitare speculazioni ». Sono stati molti i club che lo hanno cercato, non solo in Spagna dove si è mosso lAtletico Madrid. Luis Enrique, che aveva ricevuto proposte anche dallInghilterra, ha scelto la Roma. I nuovi dirigenti giallorossi hanno voluto puntare su un tecnico giovane e straniero per voltare pagina e tagliare i ponti con il passato. Luis Enrique è un allenatore ambizioso, molto sicuro di sè, che in campo si fa sentire. Ma che tiene in grande considerazione il suo gruppo, tanto da ritenerlo all&# e tagliare i ponti con il passato. Luis Enrique è un allenatore ambizioso, molto sicuro di sè, che in campo si fa sentire. Ma che tiene in grande considerazione il suo gruppo, tanto da ritenerlo all;altezza della prima squadra campione d'Europa: « Penso che i miei giocatori sono migliori di quelli della prima squadra. Penso che potrebbero anche batterli... Alcune persone diranno che è una sciocchezza, ma io voglio che i giocatori pensino realmente che l'allenatore ripone in loro una cieca fiducia. Per me è la base di tutto, con la fiducia si può fare qualsiasi cosa. Sono soddisfatto e orgoglioso di quello che abbiamo fatto in questi tre anni perché credo che alcune delle conquiste raggiunte siano merito mio ». Luis Enrique è un allenatore molto esigente, pretende tanto dai singoli: « Non posso accettare che un giocatore non sia ambizioso o non pensi di dare sempre il massimo, perchè starebbe ingannando se stesso, non me ».
GUARDIOLA - Se fosse rimasto, un giorno avrebbe potuto prendere il posto di Guardiola, in prima squadra: « Il Barça è la mia casa, la gente è gentile e hanno sempre dimostrato affetto. Essere allenatore della prima squadra è una cosa molto più grande, poche persone sono in grado di farlo e noi abbiamo già l'uomo migliore e spero che rimarrà per molti anni ancora. Chissà chi sarà il prossimo... Il solo sapere che sono qui e che la gente pensa che potrei essere pronto per quel ruolo è già abbastanza per me, ma io non voglio vivere di sogni. Volevo un po' di riposo, ma mi sto rendendo contro che è difficile. Il mio obiettivo è quello di vivere il presente e niente altro ». Con Luis Enrique i nuovi dirigenti sperano di portare a Trigoria la mentalitrà del Barcellona, la squadra che oggi è un modello in tutto il mondo. Sabatini ha preso la decisione di puntare sullo spagnolo in piena sintonia con Baldini, che martedì aveva visto Deschamps. « Lo incontrerò presto, sarebbe una scelta molto buona. Ci siamo parlati spesso al telefono, ma devo capire quale sia la sua disponibilità rispetto alla Roma », aveva detto il direttore sportivo allEquipe. Uno dei motivi che hanno fatto pendere lago della bilancia decisamente a favore di Luis Enrique riguarda la clausola di tre milioni che il Marsiglia pretendeva per liberare Deschamps.