14/06/2011 19:11
La Roma Primavera da qualche giorno è diventata campione dItalia. Ci è riuscita grazie a un gruppo affiatato, pieno di giovani talenti, ma soprattutto, grazie a un allenatore che ha saputo fondere alla perfezione la vecchia guardia, ovvero i ragazzi nati nel 91 e nel 92, con i calciatori che arrivavano dagli Allievi Nazionali. Stiamo ovviamente parlando di Alberto De Rossi, che domenica ha conquistato il suo secondo scudetto da quando è alla guida della Primavera. Paese Sera lo ha contattato e gli ha posto qualche domanda sul passato, sul presente e sul futuro, che in casa giallorossa appare incerto per tutti.
Mister, cosa si prova a essere di nuovo campione dItalia?
È unemozione unica. Lemozione di aver vinto una competizione importante, di aver visto crescere i ragazzi. Del resto, quello è il vero obiettivo. Durante la stagione sono migliorati dal punto di vista prettamente calcistico, ma anche per quel che riguarda la maturità e la personalità. Bisogna festeggiare, godere di questo momento, poi bisogna pensare subito al prossimo anno.
Cè qualcuno che lha sorpresa in maniera particolare nel corso di questo campionato?
No, ma solo perché avevo fiducia in tutti loro. Non siamo partiti bene, ma è normale. Succede ogni volta che avviene un ricambio generazionale. Inoltre, allinizio della stagione abbiamo avuto diversi infortunati. Quando si sono ripresi, siamo riusciti ad amalgamare bene i 93 con i 91 e i 92 che avevano già lesperienza necessaria per affrontare questo tipo di campionato.
Ha notato delle differenze con il gruppo che ha vinto lo scudetto nel 2005?
Rivivo la stessa situazione. Come nel 2005, eravamo una squadra giovane. Siamo cresciuti in maniera esponenziale durante lanno. Ripeto, è normale incontrare delle difficoltà, ma siamo stati bravi a riprenderci subito.
Come detto, è una squadra giovanissima. Dopo la vittoria dello scudetto, rimarranno con lei anche lanno prossimo o andranno a fare esperienza altrove?
Non lo so e non posso rispondere. Non ho parlato con nessuno della nuova società, devo capire quali sono le loro intenzioni. Solo dopo potrò rispondere a certe domande.
A proposito del futuro, Sabatini ha detto di voler gestire direttamente le squadre Primavera e Allievi. Come ha preso le dichiarazioni del nuovo direttore sportivo giallorosso? Come uninvasione di campo o come uno stimolo in più per fare meglio?
Assolutamente no, non è stata uninvasione di campo. Sono sicuro che è unidea di lavoro. Comunque sono cose che ho letto sui giornali, prima di poter dire certe cose devo parlare con i diretti interessati.
Infine, a chi dedica questa vittoria?
Ai ragazzi e allo staff. È stata una grande annata. Dentro ci metto anche la finale di coppa Italia che abbiamo perso, perché non è un cross sbagliato che si infila sotto lincrocio o un gol allultimo minuto che può cambiare il giudizio su una stagione. In quelloccasione siamo usciti dal campo sconfitti, oggi abbiamo vinto. Quel che conta è che siamo cresciuti nel corso del campionato e che i ragazzi siano migliorati moltissimo.