11/06/2011 10:59
Sogno Triplete Quelle tre presenze per Sabelli sono una medaglia sul petto: campione dItalia coi Giovanissimi quellanno, campione con gli Allievi un anno fa, vincendo domani sarebbe uno dei pochissimi a poter vantare tre scudetti nelle tre categorie che lo mettono in palio. Un onore da condividere con i due compagni che scesero in campo in quel 2006-07 e che fanno ancora parte dellorganico della Primavera, gli amici di sempre Bongiovanni e Carboni, quelli con cui passa le sere destate tra Piazza Re di Roma e lAlberone, ma domani sera lui è lunico che ha la certezza di giocare. Lo scorso anno la finale scudetto la vide con le stampelle: frattura del quinto metatarso del piede destro, giusto due giorni prima delle Final Eight, uno di quegli infortuni che gettano gli allenatori nello scompiglio, perché «Sabbo» è uno che non ha mai un sostituto allaltezza, e l'unico che lo ha mandato in tribuna è stato Vincenzo Montella, ma solo perché in quel caso era un premio, come a Donetsk, il giorno dellesordio di Caprari, o al derby, quando Totti fece due gol, e lui, che stava seduto dietro Ilary, venne subissato di messaggi dagli amici che lo avevano visto in tv.
Scuola Savio La Roma lo pescò nel Savio, zona Villa Gordiani, dove giocava con Carboni e Falasca: tra il 2005 e il 2006 sbarcarono tutti a Trigoria, nel 2010 sono stati tre punti fermi degli Allievi che hanno vinto tutto, scudetto e Arco di Trento. Dei tre, è lunico che si è subito imposto come titolare: il terzino destro era Mladen, di due anni più vecchio, si è dovuto spostare al centro per non perdere il posto, Sabelli non fa prigionieri. È partito in ritardo, per linfortunio al piede, ha esordito a novembre partendo dalla panchina, ci è tornato solo ad aprile, quando il girone era vinto e gli insostituibili dovevano tirare il fiato. Si è preso tutto, il contratto da professionista e la nazionale Under 18, gli manca solo la finale di domani: la convocazione per il ritiro dei grandi non è ancora stata spedita, ma ce lha già in tasca.