04/06/2011 11:15
IL MESSAGGERO (A. ANGELONI) -
Ultimi allenamenti, ultime chiacchierate con cronisti catalani. In campo con occhiali da sole, sguardo fiero, occhio vispo. Arrivano televisioni italiane, ecco che Luis Enrique si irrigidisce un po. «Stiamo ancora contrattando», rivela. Sì sì, lo sappiamo, ma Roma, ecco, di Roma che ne pensa? «E una splendida città, la conosco bene e mi piace molto». Punto. Gli piace, gli piacerà ancora di più, quando potrà viverla da vicino, quando avrà sistemato certi dettagli, che al momento sono piccoli, ma poi non si sa mai. Ma ogni giorno ce nè una che il tecnico del Barça B tira fuori e la Roma non vuole aspettare troppo. Entro domenica, al massimo lunedì, lasturiano deve far sapere qualcosa. Il sospetto (della Roma, di Sabatini) è che Luis sia ancora indeciso (lAtletico Madrid è sempre in mezzo ai suoi pensieri), per ora non ci sono preoccupazioni eccessive, ma ci sono. I nuovi dirigenti stanno cercando di risolvere la questione staff messa in ballo da Luis Enrique. Che è abituato a lavorare con i suoi (lallenatore in seconda Joan Barbarà, il preparatore atletico José Ramon Callen, il tattico Isidoro Ramon, lex compagno De La Peña come collaboratore di campo.
E, soprattutto, lo psicologo-motivatore Joaquin Valdes), specialmente se deve portare avanti un progetto così specifico. Specialmente se deve riproporre a Roma lidea Barcellona. La trattativa sta andando avanti, la Roma vuole conoscere bene il personaggio Luis Enrique, se e come intende lavorare, se è veramente convinto. Vuole capire, la Roma, se tutto coincida, se davvero il tecnico asturiano sia adatto al contesto giallorosso e se lui si senta pronto veramente, senza altre idee per la testa. Ecco perché nel frattempo, ma come avviene da un po, i nuovi dirigenti della Roma si stanno tenendo buone altre piste. Non si sa mai. Ecco perché, ad esempio, i nuovi dirigenti hanno chiamato Montella, chiedendogli di aspettare a liberarsi, di non firmare ancora per altre squadre (il Catania). Ecco perché Walter Sabatini si tiene buona la pista Deschamps, che dal ds non è stato ancora liberato. Sè parlato anche di una pista Carlos Dunga (ormai Pioli è andato al Palermo), ma non ha trovato conferme di nessun tipo. Insomma, nessuno dei nuovi dirigenti della Roma ha la sensazione che questa trattativa con Luis Enrique salterà. Ci vuole ancora un pochino di tempo, non troppo. Domani, massimo lunedì Luis Enrique dovrà dare una risposta. Chiamiamolo pure ultimatum. Quanto alla risposta, staremo a vedere. Uno degli interrogativi di queste settimane è: sarà ripetibile a Roma il fenomeno Barcellona? Alla domanda, risponde il vice di Luis Enrique, ovvero Joan Barbera. «Non posso dire nulla sulle ipotesi future di Luis Enrique e del nostro staff.
Quel che è certo è che il modello Barcellona può essere esportabile, dipende tutto dal tipo di calciatori a disposizione». A questo sta pensando e penserà Walter Sabatini. Intanto il Barça B ha individuato il successore di Luis Enrique: Eusebio Sacristán, nello staff tecnico del Barça dal 2003 al 2008, ex collaboratore di Rijkaard, lo scorso anno al Celta Vigo. Il ds della Roma sta setacciando il mercato dei difensori, dei portieri, degli attaccanti. In Italia, allestero. Un po tutto. Ascolta, propone, valuta. I nomi in arrivo sono Alvarez e probabilmente Lamela. Si cerca un terzino, individuato in Clichy dellArsenal (con il quale si sta cercando di stringere i tempi), si pensa a Santon, si sognano Crisito e Isla.Fitte le conversazioni con il manager di Storari, ma cè in ballo anche Viviano, anche perché la Roma sta cercando due portieri. Doni probabilmente verrà svincolato, Julio Sergio per ora è sul mercato. La Roma sta seguendo anche il portiere del Santos, Rafael, ma è extracomunitario e il francese Ruffier del Monaco. E piace il solito Sorrentino. Altre cessioni: il manager di Vucinic sta valutando più opportunità. Una: la Fiorentina, visto che Corvino è un suo grande estimatore da sempre, dai tempi del Lecce, quando era poco più che un bambino. La Roma vuole soldi oppure valuterebbe uno scambio con Gilardino, sempre che si riesca a stabilire il futuro di Borriello. Altra società interessata al montenegrino è la Juventus, che ha ingaggiato intanto il preparatore della Roma, Paolo Bertelli. Simplicio andrà al Corinthians. Nessun incontro, ieri, tra Sabatini e De Rossi. Per ovvi motivi.