02/07/2011 10:40
Walter Sabatini, che si deve occupare di mercato, ha la possibilità di spendere. Ma senza sapere quanto. Poco? Tanto? Non si sa. Non esiste un vero e proprio budget per la campagna acquisti. Si vive più o meno alla giornata, mantenendo sempre quellinput di DiBenedetto, quando disse al suo ds, «vai e fai calcio». E il calcio è cominciato, piano piano, aspettando le cessioni (fondamentali), che andrebbero ad abbassare le perdite di bilancio: intanto Bojan, Nego, Josè Angel, più i ritorni dalle comproprietà, sono i giocatori in arrivo. Tanti giovani e qualche scommessa. E adesso? Si va avanti. Per Stekelenburg ci vogliono almeno due o tre giorni. La Roma corre da sola: lAjax non ha altre squadre da proporre al suo portiere (che comunque non le accetterebbe perché ha un accordo con i giallorossi); il 30 giugno 2012, poi, Stekelenburg va a scadenza. La proposta della Roma è di 6 milioni e mezzo, entro mercoledì dovrebbe essere tutto a posto. Con buona pace di Sabatini, che ha fortemente voluto lolandese e che ha comunque in mano le alternative. Preso Josè Angel Valdes, esterno basso dello Sporting Gijon (che potrà essere annunciato in questi giorni), la Roma torna alla carica per Gael Clichy. Acquistato il giovane di belle speranze, serve ora il calciatore più esperto. Sul francese cè il ManCity, che punta pure su Leighton Baines dellEverton.
La Roma non ha mollato, prova a stare sul francese quanto possibile, anche se il mancato piazzamento in Champions League la penalizza e alla fine Clichy magari opterà per altri lidi. Siamo allultimo assalto. A Luis Enrique piace molto Cassetti, ma non ha la stessa considerazione di Riise (per quello serve un altro terzino sinistro), che nel frattempo è stato congelato in attesa di sviluppi. Il Southampton aspetta il norvegese, che ormai vuole andare via. Intanto lInter è in Argentina: ieri un incontro nella sede del Velez per Alvarez. Il club nerazzurro, però, non ha alcuna intenzione di spendere 15 milioni. E per ora nemmeno la Roma, pronta a darne sei. Sabatini sta per cedere qualche calciatore che non fa più parte dei piani del nuovo allenatore. Doni ha detto sì al Liverpool, che gli propone un biennale da 1 milione e 200 mila stagione: il portiere aspetta un incentivo dalla Roma per accordarsi definitivamente con i Reds. La società spera che arrivi nel frattempo una proposta di un triennale per il numero uno brasiliano (dal Malaga, ad esempio). In questo caso la Roma risparmierebbe sulla buonuscita per la rescissione del contratto.
Anche Julio Sergio è sul piede di partenza. Genoa, Siena, le squadre che gli stanno addosso, ma sono tutte spaventate dallingaggio. Un altro possibile partente è Borriello. «Per ora resta a disposizione», riferisce il suo procuratore Cavalleri. Lattaccante si presenterà a Trigoria il tredici luglio, giorno del raduno. Parlerà con Sabatini e capirà se quanto spazio ci sarà per lui, visto che cè Totti ed è arrivato Bojan. Borriello non ha una grande libertà di movimento, considerato il lauto ingaggio che la Roma gli corrisponde da dieci mesi. Il Paris Saint Germain però gli piace. Lì cè il suo amico Leonardo. E la società è in mano agli arabi, capaci e vogliosi di spendere. Magari pure per Menez. E in entrata? Sè parlato anche di Pandev. Il manager del macedone sostiene che la Roma ha fatto unofferta. Sarà.