06/07/2011 09:41
Lamministratore delegato Claudio Fenucci ha messo mano ai conti del club da qualche giorno. Il lavoro non gli mancherà. Gian Paolo Montali ha lasciato la Roma dal 1° luglio, concorderà con la banca il modo di gestire il contratto di due anni firmato poco tempo fa. Resta da definire la posizione di Daniele Pradè. Franco Baldini, che sarà il direttore generale o il vice-presidente della nuova società, ha ottenuto dalla Federazione inglese di poter lavorare per la Roma da ottobre, ma potrebbe restare part time con la FA fino allEuropeo in Ucraina.
Ieri a Trigoria cera tra gli altri anche il nuovo responsabile dellarea medica, il professor Gimignani. Lui sarà il supervisore e avrebbe scelto due medici sportivi di Perugia e Foligno per seguire la squadra. Per avere il disco verde bisognerà sapere quale sarà il budget a disposizione del settore medico. E stata una lunga giornata di riunioni. Il bilancio è laspetto più importante sul quale sui lavora ogni giorno. E necessaria una ricapitalizzazione per far fronte ai debiti pregressi, che ammontano a 52 milioni e ai 25-28 che saranno necessari per il fabbisogno gestionale. Significa che il vendor loan concesso dalla banca agli acquirenti dovrebbe essere destinato a coprire queste cifre.
Larrivo di Thomas DiBenedetto è previsto per la prossima settimana, e la presentazione dovrebbe avvenire venerdì prossimo. Anche se la nomina a presidente potrebbe slittare ancora. Non più nellassemblea dei soci del 1° agosto, ma in una successiva, che deve ancora essere fissata, a settembre. Si continua a lavorare per arrivare al closing, alla firma definitiva del contratto di cessione della Roma. La nuova società punterà molto sulla comunicazione. Si punta al rilancio di Roma Channel, con una nuova produzione e a una radio che sia voce ufficiale della società.
OTTIMISMO - Ieri Paolo Fiorentino, numero due di Unicredit e componente il comitato esecutivo della Roma che è stato costituito lunedì, ha mostrato ottimismo. E convinto che la strada intrapresa sia quella giusta: «Trovo che si stia lavorando ad un progetto estremamente innovativo, confermando quanto ha detto da Cappelli. Stiamo provando a calare nello sport una cultura d'impresa, anche alla luce di quelli che sono cambiamenti normativi come il fair play finanziario, che è praticamente in vigore giá da giugno di quest'anno e pertanto rappresenta una scelta obbligata. Io personalmente credo che con questa accoppiata di investitori americani e Unicredit possiamo creare nella modalitá di gestire l'azienda, un vantaggio competitivo rispetto agli altri, che inevitabilmente dovranno muoversi in questa direzione con un pò di ritardo e se posso permettermi, con un pò meno di esperienza» , ha detto a Mf-Dj.