26/07/2011 10:35
NIENTE SCONTI - La posizione di Unicredit resta ferma: non si può rinegoziare laccordo firmato a Boston il 15 aprile, niente sconti quindi, massima disponibilità, però a partecipare allaumento di capitale.[...] «Non abbiamo nessun motivo per pensare che non si arrivi a una conclusione » , questo il pensiero dellavvocato Cappelli, presidente della Roma, destinato a restare alla guida della società fino a quando i venti di guerra non si saranno placati e non si arriverà alla firma. Gli avvocati delle parti continuano a confrontarsi quotidianamente per limare una differenza che in questo momento è di 13 milioni. Ieri i manager finanziari di Pallotta (che ha dato input di non abbandonare il tavolo della trattativa), Pannet e Barrow hanno avuto una lunga riunione con il legale dello studio Tonucci, Mauro Baldissoni. Oggi è in agenda lincontro con i legali di Unicredit con lattuale presidente giallorosso Cappelli in testa. Si cercherà una via duscita, ma la banca è ferma sulla posizione di non concedere sconti. [...]
SE SALTA LAFFARE - Se loperazione dovesse saltare la banca sarebbe disposta a gestire la Roma da azionista di maggioranza. « In ogni caso faremo la nostra parte, con limpegno di assumerci responsabilità più importanti, ove fossimo costretti a farlo», ha riflettuto il presidente Cappelli. Con lintenzione di confermare lattuale management e con limpegno di mantenere la Roma a livelli competitivi, nel rispetto del fair play finanziario. Dello staff dirigenziale scelto dagli americani resterebbero Fenucci e Sabatini, Baldini, apprezzatissimo anche dalla banca, dovrebbe far conoscere la sua posizione. [...] Insomma, in questi giorni si lavorerà per arrivare ad un punto di incontro, anche se la data del closing potrebbe slittare, ma solo di un paio di giorni, per arrivare al 31, giorno della scadenza degli accordi siglati a Boston.
DIBENEDETTO ATTENTO -La Roma ha bisogno di una ricapitalizzazione urgente, per garantire la continuità aziendale. La prima, stimata in un primo momento in 35 milioni, è assolutamente insufficiente. Thomas DiBenedetto segue con attenzione la situazione da Boston, attraverso la minuziosa rassegna stampa che gli viene inviata per e-mail. Il manager americano è pronto a tornare a Roma poco prima della firma dei contratti, che non può slittare, se non di qualche giorno.