Roma-Usa, si chiude il 29

23/07/2011 11:49




NUMERI
 - (...) Come mai negli ultimi due anni, il bilancio della Roma (meno ventidue milio­ni il precedente esercizio, meno quasi cin­quanta l’ultimo) è da sprofondo rosso? Il da­to è che le previsioni, peraltro già parecchio negative, si sono rivelate ottimistiche rispet­to a quella che poi si è rivelata una realtà che se fosse già in vigore il fair-play finanziario, vorrebbe dire, come minimo, il no all’iscri­zione alle competizioni europee. Anche per questo pare che durante l’infinita trattativa, in più di un’occasione gli americani avesse­ro chiesto di poter inserire una clausola in cui si prevedeva la possibilità di azioni di responsabilità nei confronti della vecchia proprietà, ma poi non se ne è mai fatto nul­la. In questo senso, chiarifi­catrice è stata la vicenda Phi­lippe Mexes andato al Milan senza che nelle casse della Roma entrasse un euro. (...)



CONFERENCE CALL
 - Anche di questo se ne è riparlato nella conference- call andata in scena nella notte tra giovedì e ieri, protago­nisti mister Tom DiBenedetto, i legali dello studio Bingham, l’avvocato Mauro Baldis­soni, il dottor Paolo Fiorentino e l’attuale presidente della Roma, dottor Roberto Cap­pelli. Si è convenuto, come peraltro era pre­vedibile, che c’era e c’è una sola via d’usci­ta a questa situazione, cioè il closing. Qual­siasi altra ipotesi, oltre a procurare un dan­no d’immagine incalcolabile a tutti i prota­gonisti, avrebbe voluto dire una remissione economica notevole. Basti ricordare che il gruppo americano in questa vicenda ha già speso circa dieci milioni di euro (per dire: lo studio Bingham di Boston che cura gli inte­ressi di DiBenedetto e soci, viaggia a una parcella superiore ai mille dollari l’ora). Dunque,closing. Sperando che tutti tengano sempre presente in che condizioni la Roma è stata lasciata: conti allo sfascio, una squa­dra verso il capolinea della carriera di tutto o quasi, un ambiente non più disposto a sop­portare.