05/07/2011 11:05
«Quando affrontavo la Roma da avversario - ha spiegato il ds - la prima cosa che guardavo era se Vucinic giocasse o meno, se non cera lui era un vantaggio». E proprio quel vantaggio che Sabatini non vorrebbe dare agli avversari della Roma. Se però Mirko dovesse mostrarsi irremovibile, la Roma cercherà di assecondarlo, fermo restando che dovranno essere le società interessate a farsi avanti e a fare lofferta giusta. Oltre al Tottenham, che domani dovrebbe avere un nuovo contatto con Lucci, ci sono anche Inter e Juventus pronte a muoversi. Gasperini, oltre a Palacio, ha chiesto a Moratti di regalargli il numero 9 della Roma. La disponibilità economica dei nerazzurri è fuori discussione, anche se da Milano cè chi dice che nella trattativa potrebbero essere inseriti alcuni giocatori. Pandev, che ha rifiutato il Genoa perché ambisce ad un club di primo livello, oppure Thiago Motta, che è stato compagno di Luis Enrique nel Barcellona (e insieme furono sconfitti 3-0 dalla Roma allOlimpico il 26 febbraio 2002). Difficile che Sabatini possa accettare, anche se il macedone gli piace molto. Meglio 20 milioni in contanti, da reinvestire sul mercato per arrivare al grande colpo. Lo stesso discorso vale per la Juventus: le possibili contropartite che i bianconeri vorrebbero inserire, Quagliarella o Iaquinta, non convincono la Roma e sembra difficile che Marotta, pronto a spendere 35 milioni (se va bene) per Aguero ne spenda altri 20 per un altro attaccante. Ecco perché Sabatini sta alla finestra. Senza fretta. In attesa degli eventi. In attesa, soprattutto, che magari Vucinic possa cambiare idea. Possa tornare a sentirsi parte di un progetto in cui lui e la sua classe starebbero benissimo. «Sarebbe molto bellissimo», per dirla con le sue parole dopo Roma-Atalanta. Non era neanche un anno e mezzo fa, ma sembra passata una vita.