15/08/2011 11:56
Ora toccherà ad Erik Lamela dimostrare di far parte di questa categoria, toccherà a lui e al suo sinistro cancellare con la Roma, nella quale arriverà tra una settimana (anche se Luis Enrique è orientato a dargliene due), lenorme tristezza della eliminazione dal Mondiale under 20. Sì, enorme. Perché uscire ai rigori fa male sempre, ancora di più la ferita brucia se vai fuori dopo avere avuto due match point a disposizione. Nel quarto di finale contro il Portogallo giocatosi nella notte tra sabato e domenica a Cartagena in Colombia, la seleccion albiceleste non è riuscita a sbloccare il risultato per i 120 minuti di una partita decisamente equilibrata. Una partita nella quale Lamela ha dato il suo contributo nonostante i problemi alla caviglia che ne avevano addirittura messo in discussione la presenza in campo. E invece ha stretto i denti e ha giocato dallinizio alla fine, rendendosi pure pericoloso in due occasioni su calcio di punizione. La prima calciando direttamente in porta, la seconda con una conclusione tesa a tagliare larea, sulla quale per poco non sono arrivati due compagni. Dopo i supplementari privi di emozioni, si è andati rigori, e Lamela è stato il primo argentino a presentarsi sul dischetto. Esecuzione perfetta, portiere che si butta a lui che la piazza centrale come solo i giocatori talentuosi sanno fare. Poi il giallorosso è rimasto lì insieme ai compagni a sperare nella qualificazione, che era ad un passo, con due rigori di vantaggio e sui piedi il pass per la semifinale. E invece il portiere portoghese Mika ha deciso di diventare protagonista, tre conclusioni parate e addio sogni di gloria per lArgentina. Un peccato, perché sarebbe stato bello avere in rosa un campione del mondo. Ma, a conti fatti, alla Roma va più che bene così, visto che ora Lamela potrà mettersi a disposizione di Luis Enrique con una settimana di anticipo rispetto a quanto previsto in caso di successo degli argentini. Lamela potrebbe arrivare subito a Roma, anzi, è esattamente ciò che vorrebbe il ragazzo, per gettarsi al più presto possibile nella nuova avventura. Ma in realtà dovrà pazientare ancora una settimana. A Trigoria, infatti, gli hanno detto di prendersi una settimana di vacanza, visto che finora tra campionato e mondiale non si è mai fermato. Un po di relax, dunque, per ricaricare energie soprattutto nervose e magari per rimettere del tutto a posto la caviglia malconcia degli ultimi giorni. Poi potrà volare verso lEuropa, verso il suo nuovo mondo. Dove ad accoglierlo ci sarà il suo consigliere Burdisso, al quale ha già chiesto suggerimenti per entrare subito in sintonia con il nuovo ambiente. Ancora una settimana di attesa, poi la Roma avrà il suo gioiellino e lui potrà iniziare a cancellare quei maledetti rigori con altri trionfi. Come fanno i fuoriclasse