Pizarro, dopo un’annata vissuta in altalena. Nuovi mugugni con Luis Enrique

01/08/2011 09:44

A Pizarro, Luis Enrique ha proposto un ruolo da navigatore, tradotto in termini calcistici: intermezzo di centrocampo, se preferite mezzala. Non il regista che il cileno è stato negli anni d’oro di Spalletti e nella prima fortunata stagione di Ranieri. E a questo punto si sono riattivate puntuali le malelingue: Pizarro è arrabbiato, deluso, non si sente considerato né dalla società né dal tecnico, continua a guadagnare meno di tanti suoi colleghi, mugugna, borbotta, insomma come si dice a Roma è una pila di fagioli. Sarà vero? Un reparto da rifare Fosse l’unico senatore finito all’opposizione. Ai margini sembra finito un intero reparto, il centrocampo: il solo è stato promosso senza riserve da Luis Enrique, Perrotta e Brighi possono tornare utili ma lungi dall’essere protagonisti, Greco è né carne né pesce, Simplicio nemmeno è stato portato in ritiro, meglio di lui pure Viviani. Taddei si è salvato perché fisicamente è tornato una bestia e può fare anche il terzino. Insomma, un reparto praticamente da rifare, anche perché vecchio. Oltretutto il più delicato, decisivo per gli equilibri della squadra e il suo funzionamento. Dopodomani, belli e brutti, buoni e cattivi, bravi e scarsi avranno tutti un’altra occasione per mettersi in mostra, contro il Vasas: chi farà cambiare idea a Luis Enrique?