Roma, largo ai senatori. Non si può fallire

24/08/2011 11:11

della squadra sembra destinata

ad alzarsi di parecchio, rispetto alla gara di andata.



Resta solo Viviani Sono 13 anni di fila che la Roma fa le coppe europee, e in questi 13 anni non ha mai giocato meno di 6 gare (o meglio 5 e mezzo: il record negativo è del 2004-05, l’anno di Roma-Dinamo Kiev

sospesa per la monetina a Frisk), per non fermarsi a due scenderanno in campo i «senatori», quelli che a Bratislava sono partiti dalla panchina. A partire da Perrotta, in campo per i 26’ finali all’andata: gli lascerà il posto Fabio Simplicio, titolare pur non avendo preso parte al ritiro. Lontano dal peso forma, lontano dal progetto: dopo la doppia operazione Koffi- Mendy la Roma non ha più l’esigenza di mandarlo via per tesserare un extracomunitario, ma sta provando ugualmente a inserirlo (da gennaio: in Brasile ora il mercato è chiuso) nell’operazione Casemiro col San Paolo. L’altro esterno sarà il trentenne Brighi, l’ardito progetto di schierare Lamela a centrocampo verrà valutato quando l'argentino sarà in forma, ma quel momento non sembra vicino: deve ancora fare il primo allenamento con la squadra, ieri è rimasto a guardare con una caviglia fasciata. Dei ragazzi della «cantera» giallorossa l’unico che rimarrà di sicuro nell’undici sarà il 19enne Viviani, vista anche la  di : non verrà confermato Okaka, le speranze di Caprari sono legate più che altro alla questione Borriello, ufficialmente sul mercato.




Attacco pesante Se non ci saranno sorprese o dolorini dell’ultim’ora, al posto del 22enne di Castiglione del Lago e del 18enne romano ci saranno e Borriello, i due grandi esclusi dell'andata. L’ex milanista è ormai ufficialmente sul mercato —il Psg resta vigile, ieri si è fatto sotto anche il Fulham — a una settimana dalla chiusura delle trattative, in condizioni normali si sarebbe anche potuto pensare di tenerlo a riposo,

per evitare infortuni. Ma le circostanze non lo permettono: nelle ultime tre gare la Roma ha segnato solamente contro il Vasas Budapest, penultimo nel modesto campionato ungherese, Bojan ha fatto intravedere grandi cose ma deve ancora sbloccarsi. Il progetto prevede fiducia ai giovani e non più Borriello, ma applicarlo con rigore già domani, quando serviranno due gol per non mancare il primo obiettivo stagionale, sembra decisamente un azzardo.