15/09/2011 09:21
Il capitano ha deciso di mettere da parte la questione-Baldini: il confronto con il direttore generale, in arrivo a Trigoria tra un mese, sarà necessario per chiarire tante cose rimaste in sospeso e per togliersi dalla testa la tentazione di un clamoroso esodo in America. Totti nel frattempo proverà a dare il suo contributo. Da giocatore e da capitano, quello che in sostanza gli ha chiesto di fare la nuova società. Luis Enrique ha apprezzato la sua prestazione di domenica con il Cagliari, di sacrificio e al servizio della squadra. Certo, si può fare molto di più: Totti deve tirare di più in porta anche se non è più un centravanti. Meccanismi da correggere e piccoli compromessi da raggiungere: il buon senso dei due aiuterà. Non a caso nel toto-formazione verso San Siro lunico attaccante sicuro del posto sembra proprio il numero 10, ancora a caccia del primo gol stagionale per avvicinarsi al podio dei bomber di sempre. LInter è una delle sue vittime preferite: contro i nerazzurri ha segnato otto volte in campionato e una in coppa Italia. Durante la cena di martedì, promossa dal capitano e gli altri della «vecchia guardia», De Rossi si è seduto a fianco a Lamela, uno dei nuovi che sta faticando di più a inserirsi: aiutare i giovani gli viene naturale e Luis Enrique lo ha notato subito. Per il tecnico «capitan futuro» è un giocatore imprescindibile, uno dei pochissimi che ha chiesto di confermare appena sbarcato a Trigoria. La Roma gli ha dato retta assumendosi un bel rischio, ora manca il passo finale, decisivo: il rinnovo di contratto.
La trattativa dovrebbe sbloccarsi la settimana prossima, quando a Trigoria si riaffaccerà anche DiBenedetto. Oltre allelezione formale da presidente, il capo del consorzio americano dovrà girare come una trottola tra appartamenti da scegliere (vuole andare a vivere allAventino), incontri istituzionali (Petrucci, Letta e Alemanno) e riunioni operative per i nuovi progetti della società. Toccherà a Sabatini e Fenucci chiudere il discorso con il procuratore di De Rossi, Sergio Berti. Il pieno appoggio del centrocampista al progetto, in pubblico e non, ha convinto la Roma a ritoccare lofferta, al momento ferma a un quinquennale da circa 4.5 milioni e mezzo netti più una serie di bonus per arrivare a 5.5. De Rossi non vede lora di prendere la penna in mano.