12/09/2011 10:13
Dettagli La trasformazione, giusto il tempo di uno schioccare di dita. Josè Angel che, all'improvviso, si trasforma in improvvido assist-man, per il gol del momentaneo 1-0 del Cagliari, fornendo palla di testa, al 22' del secondo tempo, a Daniele Conti; e poi l'espulsione, per un fallo su Biondini, mentre era in attacco, mentre voleva far vedere che poteva ancora cambiare le cose, lui. Un fallo, di frustrazione. Due minuti. Di rabbia, di voglia di metterci ancora qualcosa. Dentro questa partita, che in realtà, per lui, era già vinta. Perché al suo esordio in campionato con la maglia della Roma aveva già giocato, lui, nella partita d'andata valida per il terzo turno di Europa League contro lo Slovan Bratislava, del 18 agosto scorso, finita 1-0, Josè Angel, era pure stato il migliore in campo. Fino ad un istante prima questi due minuti. Stava conducendo una gran partita, fatta di precisione, di prontezza di riflessi, di presenza in campo, di buon accordo con i compagni. Fatta di un gioco, che lui sa fare.
L'amarezza Due minuti, che si chiudono con il rosso. Espulsione. E quell'abbandono del campo, a testa bassa, strisciando quasi i piedi. Espulsione che potrebbe anche voler dire due giornate di squalifica, e rischia pure una multa come il regolamento interno richiede. Giusto il tempo di arrivare a casa, e scrive la sua amarezza, per il risultato di questa partita, su Twitter, e sulla sua pagina di Facebook. «Che dispiacere quest'espulsione. E il risultato di oggi è veramente ingiusto. Ma non dobbiamo demoralizzarci, il campionato è appena iniziato, dobbiamo restare uniti, e andare avanti con grinta». Già, con grinta. Quella sua grinta, che valeva la corona del migliore in campo, e che l'Inter sicuramente non vedrà, la prossima giornata.