La Roma fa cilecca

12/09/2011 10:35

Si discutono le mosse iniziali, con Cassetti finito in panchina e Kjaer nemmeno convocato. Poi si apprezzano quelle in corsa, perché Borriello e , gli attaccanti partiti dalla panchina, hanno fatto meglio dei due titolari Bojan e Osvaldo, tra l’altro voluti fortissimamente proprio da Lucho. Giusti i due cambi, anche se probabilmente andavano fatti prima. Quando c’è un’inversione di rotta del genere, anche la fortuna ha la sua parte. Il migliore, Josè Angel, in un minuto rovina tutto: il rinvio di testa in area giallorossa addosso a Daniele Conti che, dopo lo stop di corpo-braccio, gira in rete di al minuto 23 della ripresa per il vantaggio; lo sgambetto intenzionale e inutile a Biondini, nell’altra area, per il rosso diretto e anche esagerato. La Roma perde lì il più bravo e anche il match. Giocato bene solo nei primi venti minuti della ripresa, proprio fino al gol, il quinto in carriera ai giallorossi, del figlio di Bruno. Perché nel primo tempo non c’è ritmo nel di Luis Enrique. Fiacco Rosi a destra, la catena con Perrotta non funziona. Bojan sta da quel lato, ma è come se non ci fosse. C’è, invece, il Cagliari, presentatosi all’Olimpico senza grandi novità dopo l’estate e con Donadoni esonerato prima ancora di cominciare. Ficcadenti, il sostituto dell’ex ì azzurro, diventa nel caldo pomeriggio romano la scelta giusta del presidente Cellino: il suo , con Cossu esterno alto a sinistra, va ad aggredire chi tra i giallorossi deve iniziare l’azione, a cominciare da che soffre e anche tanto. La Roma fatica a concludere, evidente passo indietro rispetto alle due gare con lo Slovan. Un tiro da fuori di Josè Angel, uno forte e centrale di che comincia bene e scompare troppo presto. Osvaldo perde palloni e sbaglia ogni dribbling. Si vede sul finire del tempo: dal limite per la deviazione di Agazzi. Stekelenburg subito dopo mette con i pugni in angolo una conclusione di Thiago Ribeiro e a seguire rischia di essere sorpreso dal lob di Biondini che si stampa sulla traversa.

La ripresa, almeno inizialmente, regala ottimismo ai quarantatremila dell’Olimpico. , fisicamente e psicologicamente al top, cerca di risvegliare qualche compagno, ma ci vuole Borriello, dentro al dodicesimo per Bojan, per il primo vero tiro della gara: cross del capitano e sinistro al volo per la paratona di Agazzi in angolo. La Roma finisce, però, lì: Josè Angel regala l’1 a 0 a Conti e si fa cacciare. Osvaldo calcia addosso a Astori dopo torre di Borriello su pennellata di . Luis Enrique toglie Rosi e fa debuttare Gago: difesa a tre, da destra Perrotta, Burdisso e Heinze. ci prova su punizione: ancora Agazzi. Entra per Osvaldo e segna dopo pochi secondi: rete annullata, sulla punizione di è in fuorigioco Heinze che di testa serve l’assist all’altro esordiente della giornata. Borriello, di sinistro e in solitudine, non aggancia sul più bello, Gago lancia che, defilato, calcia piano addosso al solito Agazzi. Meglio il debutto del marocchino El Kabir: su apertura di , diagonale per il 2 a 0 nel quarto minuto di recupero. Il tuffo di Stekelenburg non convince. Prima di andare sotto la doccia, tap in vincente di , su punizione di non trattenuta da Agazzi. Ma nessuno esulta.