Roma molle «Troppi rischi e molti sprechi. Ma miglioriamo»

23/09/2011 10:32



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Si ferma anche : «Abbiamo concesso tanto, troppo. Ci vuole pazienza, e qui in Italia non siamo abituati ad averne, perché guardiamo subito e solo il risultato finale. I fischi? In una à come questa, quando non si vince, sono normali. Per me questo è un anno importante, ma sono giovane, devo imparare ancora tante cose. Siamo dispiaciuti per questo pareggio, il Siena ci chiudeva tutti gli spazi, è stata dura riuscire ad arrivare in porta. Ma non facciamo passi indietro, perché con la testa e con le gambe stiamo migliorando». Anche Osvaldo parla, e commenta il suo gol (che ha festeggiato platealmente mostrando le orecchie, alla Delvecchio): «Il gol è importante, peccato non sia bastato. Per noi attaccanti è sempre fondamentale segnare, in qualsiasi modo. Ma devo ringraziare Marco Borriello per avermi passato il pallone così». Per Perrotta, in seguito alla botta presa in campo, trauma contusivo alla coscia sinistra.



Il presidente
In tribuna, invece, DiBenedetto saluta tutti, a fine partita. In questa serata del pareggio, ha pure conosciuto il presidente del Coni, Gianni Petrucci, e il sottosegretario alla presidenza del consiglio con delega allo sport, Rocco Crimi. E sarà proprio DiBenedetto il 5 e 6 ottobre a rappresentare l'Italia al convegno «Leaders in football», a Londra, con Chelsea e .



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E poi ci sono le parole del ds , sul caso Lamela: «Abbiamo un problema che può costituire una denuncia. Il ragazzo ha partecipato indebitamente al Mondiale Under 20 perché era infortunato. Ha pagato un conto salatissimo e lo sta pagando ancora. Sono molto inquieto su questa vicenda, perché avevo chiesto all'Afa che non venisse schierato. Oggi fa fatica a riprendere una condizione accettabile. Quando si fanno operazioni con la Federazione Argentina, si chiede il pagamento anticipato. Il dispiacere è rivolto al ragazzo. Adesso è ai margini, lo aspettiamo». Ma il d.s. parla anche della partita: «La situazione comincia a farsi un po' preoccupante. Ci manca una sana arroganza sportiva».