24/09/2011 12:37
I pessimisti basano le critiche sulle prestazioni finora offerte dalla Roma; gli ottimisti ripongono la fiducia nella bontà del progetto. La pratica e la teoria si scontrano. E le parole «pazienza» e «progetto» sono al centro della disputa. Molti tifosi discutono limpianto tattico di Luis Enrique. «Il suo gioco non è adatto per lItalia. I terzini debbono essere terzini. Non si possono schierare Osvaldo e Boriello con Totti che rincorre il laterale Grossi», commenta Alex, un lettore del sito ilmessaggero.it. «Cambiare radicalmente una squadra non è cosa che si fa in breve e facilmente», replica Marco Aurelio. «Il modulo è rivoluzionario sulla lavagnetta, ma insostenibile nel nostro campionato. Luis dia le dimissioni», irrompe Rugantino.
«Il possesso palla è fine a se stesso. Va risolto con un tiro in porta», lidea di Giorgio. «E tutto sbagliato: chi ha la palla non trova quasi mai lappoggio del centrocampo. E in attacco sono fermi e non creano spazi. Non vedo futuro», analizza un tifoso che si firma come Realista. «Luis è preoccupato? Pensa noi...», ironizza Aldo. I dubbi dei sostenitori coinvolgono anche le operazioni di mercato. «Perché Palacio a 9/10 milioni non è stato preso, mentre Osvaldo a 18 sì?», domanda un romanista in rete. Non mancano i simpatizzanti di Luis Enrique, però. «Bisogna dare tempo al tecnico. Il progetto cè, si vede. E non è tutto da buttare. Serve pazienza», invitano in tanti. Lunedì si ricomincia.