31/10/2011 22:54
Un deserto, insomma, come scrive la penna di Claudia Morgoglione su Repubblica.it. Ed è brutto che i giocatori che vestono in questo campionato la maglia che fu del grande giocatore scomparso - si suicidò nel 1994, a 39 anni, sparandosi un colpo al cuore - abbiano snobbato così il suo ricordo. A tal proposito, Carlo Verdone, che pur di essere presente alla 'prima' ha interrotto il missaggio del suo nuovo film, non riesce a nascondere la sua amarezza: "Davvero non ci sono giocatori della Roma di oggi? Bè, un peccato. Forse qualcuno avrebbe voluto esserci, chissà". In realtà lo stesso Verdone ha cercato di convincere, via sms, la dirigenza e la squadra a presenziare, ma non ci è riuscito.
Uno sgarbo che riporta alla mente del mattatore romano la figura piena di dignità di Di Bartolomei: "L'ho incontrato una sola volta, gli ho stretto la mano - racconta - è stato un capitano di solida disciplina, di grande autorevolezza. Non era uno di quelli che fomentano. Una vera signorilità, la sua. La squadra di oggi dovrebbe imparare questo da lui". Infine, un commento su Luis Enrique: "La sua Roma deve acquistare una sua fisionomia. Lui è un allenatore di progetto, era perfetto per i giovani del Barcellona: ma fare un progetto per la serie A è un po' rischioso".