E loro già piangono a dir...8

09/10/2011 11:52

Se i ’96 hanno faticato, strappando un 3-2 al "Gentili", i ’98 allenati da Alessandro Rubinacci hanno invece passeggiato sopra i biancazzurri pari età di Mocci, portando a casa un 8-2 faraonico. Sul campo Testaccio di Trigoria la squadra di casa ha iniziato il match con Romagnoli tra i pali, linea difensiva a quattro con Pellegrini, Nardi, Nannini e Macciocchi, centrocampo composto da , Argomenti, Terziani e , duo d’attacco con Di Nolfo e Bordin. La Lazio ha risposto con Amoretti, Trecarichi, Pedrazzini, Costanzo e Ciavattini a comporre il reparto arretrato, Zampa, Kaloshi, Giannetti e Lupi nella mediana, Cardoselli e Scaglietta in avanti. L’approccio alla gara mostra una Roma più vogliosa e foriera di bel gioco, così già dal primo minuto Terziani spaventa Amoretti. Ma è la Lazio, immeritatamente, che al 7’ si porta in vantaggio con Giannetti, da fuori che vale lo 0-1. Ci pensa Alessandro Bordin, fisico ancora da bimbo ma velocità di gamba e classe ragguardevole, a servire a Terziani il pallone facile facile per il pari.
 Poi lo stesso Terziani servito da Nardi, ancora il numero 9 sul quale salva Amoretti in uscita, e infine gran colpo di testa di con notevole risposta di Amoretti fanno pregustare un’altra rete giallorossa. Al 24’ addirittura Di Nolfo coglie il palo. Ma ancora una volta incredibilmente, è la Lazio con Costanzo ad approfittare di una disattenzione di Romagnoli e a realizzare l’1-2. Nell’ultimo minuto di gioco del primo tempo ci pensa Di Nolfo a portare nuovamente in equilibrio la situazione: 2-2. La Lazio, nonostante il risultato le lasci ancora speranza di fare il colpo fuori casa, allenta la pressione e smette di spingere, o almeno: ci prova, ma proprio non ci riesce. Al 38’ vantaggio Roma con Terziani, un minuto dopo Bordin mette una ciliegina sulla torta di una grande performance, perché è bravo a beffare in contropiede la retroguardia biancoceleste e toccare morbidamente la palla sull’uscita del , con la sfera che colpisce il palo e poi oltrepassa la linea per il 4-2.
Al 44’ Di Nolfo con una girata pregevole da dentro l’area firma il 5-2, s’iscrive al tabellino anche Ramon Muzzi, figlio dell’ex attaccante romanista, che appoggia comodamente in rete un assist di uno straripante Bordin: 6-2. Inizia la girandola di cambi, ma non vengono stravolti i valori in campo: al 62’ Argomenti colpisce da solo con la fronte e realizza il 7-2, tre minuti dopo Di Pietro della Lazio subisce la seconda ammonizione per fallo su Appodio, ragazzino che dimostra meno di 13 anni ma ha un carattere e un piede da annotarsi. A chiudere lo score è ancora il numero 18 giallorosso, Muzzi, con un tiro da venti metri che sorprende Amoretti: 8-2. Esclusi i primi 35 minuti, non c’è stata gara al Bernardini. La compagine di Rubinacci ha dimostrato di essere in grande forma, e dopo i 9 gol all’Aprilia sabato scorso, si è quasi ripetuta contro la Lazio. Diciassette gol fatti e tre soli subiti nei primi 140 minuti sono un bottino da capogiro