04/10/2011 10:37
Ieri a Trigoria si è svolta una riunione tra Thomas DiBenedetto, i manager del Raptor Fund (Mark Pannes e Sean Barror) e Shergul Arshad (direttore del comparto digital business) per discutere dello stadio Olimpico, di marketing e merchandising. Ieri, visita lampo di Pallotta: ha incontrato DiBenedetto, oggi partirà per Zurigo.
«Siamo arrivati alla definizione della parte variabile, ma su quella fissa c’è ancora distanza». Se quello dell’ad giallorosso, Claudio Fenucci, voleva essere un modo per rassicurare la piazza sul rinnovo contrattuale di Daniele De Rossi, il tentativo è fallito. La solita ironia che alberga nella radiofonia locale – stella polare degli umori della tifoseria - ha riassunto le parole del dirigente con una divertente similitudine: «E’ come se uno ti invitasse a cena e ti dicesse di non preoccuparti del cibo perché bicchieri e forchette non mancheranno».
Ai primi di ottobre, certificare che c’è ancora distanza (7,5 milioni in cinque anni, ndc) fra le parti sulla base fissa dell’accordo non è certamente rassicurante. Fenucci, però, dispensa ottimismo: «Le differenze si possono limare. Daniele per noi è molto importante, tanto che in occasione del compleanno di Totti, gli ho detto che dovrà festeggiare gli stessi anni di Francesco nello stesso spogliatoio. La volontà è di chiudere l’accordo in un modo o nell’altro. Mi auguro che ciò avvenga in tempi brevi». Purtroppo, almeno per ora, sono proprio i tempi che in questa trattativa non collimano con le speranze, visto che le scadenze fissate in precedenza – avvio della stagione agonistica e inizio del campionato – non sono state rispettate.