02/10/2011 10:36
È stata di gran lunga la miglior Roma della stagione, capace di bissare il successo di Parma dando continuità al lavoro dell'allenatore asturiano che, quando il gruppo ha il morale alto, diventa immediatamente più facile. Ventitré tiri in porta contro 8; tre gol quando finora ne era stato segnato al massimo uno a partita; il recupero di Bojan, che fin qui era stato un oggetto misterioso e che ieri ha invece segnato il primo gol (ottimo controllo in area e sinistro in diagonale su verticalizzazione di De Rossi), ne ha sfiorato un altro e ha giocato un'ora di livello prima di lasciare il posto a Borini; Osvaldo, al terzo gol in tre partite, che tra poco potrà rispedire al mittente le accuse di essere stato pagato troppo; una convinzione nel modello di gioco di Luis Enrique che cresce giorno dopo giorno, anche se dopo il gol del 2-1 c'è stata ancora qualche preoccupazione di troppo.
Quasi tutto perfetto. Quasi, perché Francesco Totti è uscito dopo un'ora per un affaticamento muscolare. Un problema alla coscia destra che sarà valutato nelle prossime 48 ore ma che il capitano stesso, nel dopopartita, ha un po' ridimensionato: «Era fondamentale dare continuità ai risultati. Durante il secondo tempo ho sentito un fastidio all'anca e sono uscito per motivi precauzionali. Poco dopo il dolore è diminuito e negli spogliatoi stavo già meglio». Tra oggi e domani, comunque, ci saranno i controlli medici. Così come verrà monitorato Stekelenburg, che ieri mattina avvertiva ancora mal di testa ed è stato tenuto fuori per evitare rischi. Benedetta, in questo senso, la sosta per le nazionali che darà a Luis Enrique due settimane per recuperare gli acciaccati.
Merito della partita, che è stata bella, combattuta e piena di occasioni, va dato anche all'Atalanta che non si è difesa a riccio ma, prima squadra dall'inizio del campionato, ha tenuto palla come e quanto la Roma. Rinfacciare a Colantuono che l'Atalanta doveva difendersi a riccio e giocare in contropiede è una possibilità e sicuramente qualcuno lo farà. Il modo giusto per riportare il calcio alla preistoria. Il possesso palla è un discorso molto in voga a Roma. De Rossi e Borini, nel dopogara, hanno rivelato che, d'accordo con Luis Enrique, la Roma ha cercato di verticalizzare il gioco più che nelle precedenti occasioni. L'allenatore asturiano sta dimostrando di non essere un integralista, anche se non rinuncia alla sua idea centrale di calcio offensivo. Importante, tatticamente, anche lo spostamento di Pjanic nel ruolo di Totti dopo l'uscita del capitano. Un'opportunità di gioco in più ed è stato proprio il bosniaco a servire a Simplicio l'assist del 3-1. Il calcio, a volte, è semplice: più cose sai fare e meglio è.