Lamela: Sogno il derby

06/10/2011 11:07

LE PAROLE - Del derby e della voglia di poter finalmente esordire nel campionato italia­no, Lamela ha parlato in Argentina, rila­sciando un’intervista al sito ufficiale del Ri­ver Plate, il club che lo ha svezzato e lo ha lanciato in Europa. Anzi, esportato come di­cono loro che in fondo si sentono un po’ fab­bricanti di talenti. Hanno visto il ragazzo crescere, lo hanno lanciato a livello interna­zionale con l’Argentina Under 20, lo hanno lasciato andare al momento giusto, incas­sando tanti, tanti milioni di euro. Ora anche i Millonarios, come i tifosi giallorossi, attendono con ansia di vederlo in campo nel­la nuova Roma di Luis Enrique. «Ho due desideri, che il River vinca e che io debutti nella Roma » , spiega Lamela. Circostan­ziando la data di quel debutto: 16 ottobre, Lazio-Roma:«Qui mi trovo molto bene, so­no venuto a Roma con i miei genitori, i miei fratelli, poi è arrivata la mia fidanzata. Am­bientarsi è più difficile quando non giochi. Mi sto riprendendo dall’infortunio alla cavi­glia con terapie ed esercizi specifici, ora so­no tornato ad allenarmi normalmente. Spe­ro di stare bene e di poter giocare il derby contro la Lazio» .

LUIS ENRIQUE - La Roma ha scelto di non af­frettare i tempi, vuole che Lamela torni al cento per cento prima di mandarlo in cam­po. Di sicuro - vedi l’esternazione del ds Sa­batini contro la Federazione argentina ­avrebbe gradito una diversa gestione del ragazzo durante il mondiale Under 20. La­mela si è trascinato quell’infortunio per set­timane, mesi, ora scalpita.«Luis Enrique - ­racconta -mi ha detto che devo pensare so­lo a recuperare bene, è la co­sa fondamentale. Mi ha spie­gato di stare tranquillo, che il mio momento arriverà e che dovrò approfittarne per non fermarmi più. So che de­vo essere paziente, aspetta­re, recuperare bene e poi tut­to andrà per il verso giusto».

IL RUOLO- Lamela sa di essere tenuto in grande considerazione da Luis Enrique, che peraltro negli ultimi giorni sta pensan­do anche a lui per l’eventuale sostituzione di in caso di forfait del capitano, fer­mo restando che la soluzione con tre­quartista - come accaduto contro l’Atalanta proprio quando è uscito dal campo ­sembra quella più probabile, oltre che più rodata. Sa anche che nello scacchiere del­l’asturiano dovrà sapersi ritagliare un posto dimostrando duttilità tattica:«Posso gioca­re come attaccante esterno, a destra o sini­stra, da centrocampista di sinistra, anche da trequartista ma lì c’è quindi è più difficile. Lui è in fenomeno, la Roma è una grande squadra». La concorrenza lì davan­ti è tanta, però Erik ieri mattina ha lasciato un altro promemoria sulla scrivania di Luis Enrique: il tecnico lo ha provato in partitel­la, il provino è andato bene e l’argentino l’­ha pure buttata dentro. Il che non fa mai male, anche in allenamento.