27/10/2011 09:21
Basta guardare i numeri per dare ragione al tecnico rossoblu: possesso palla, tiri in porta, passaggi utili. Tutto a favore dei giallorossi.Ai quali però è mancato il cinismo dei grandi. «Non possiamo vincere lo scudetto», aveva detto Luis Enrique alla vigilia. E forse aveva ragione. A Marassi però si è vista per la prima volta la squadra che il tecnico ha in mente da mesi. Soprattutto nel primo tempo, quando solo limprecisione di Borini e le parate di Frey hanno impedito alla Roma di passare in vantaggio.
Al Genoa, invece, è bastata solo unazione, innescata peraltro da un errore di Heinze, e finalizzata da Jankovic. Nella ripresa stesso copione: la Roma accerchia il Genoa allinterno della propria area di rigore e gli uomini di Malesani si rendono pericolosi in contropiede. Gli inserimenti di Borriello e Greco al posto di Pizarro e Perrotta (due estranei nel gioco di Lucho) hanno dato alla Roma la freschezza che mancava. Il primo gol di Borini in Serie A (favorito da un assist di Borriello) però non è bastato e a un minuto dal termine il tocco fortuito di Kucka ha condannato la Roma alla terza sconfitta stagionale. «Però strameritavamo di vincere - ha ribadito Lucho - Se giocamo questa partita 10 volte, non la perdiamo mai».
Un bel segnale in vista della sfida di sabato contro il Milan secondo Luis Enrique: «AllOlimpico, davanti ai nostri tifosi ci riscatteremo. Sono fiducioso». Dello stesso avviso è Sabatini: «Ci siamo espressi a grandi livelli. Giocare a Genova è difficile, ma la gara labbiamo fatta noi con forza e furia. Questa partita ci dà solo buone notizie, Luis Enrique ci sta dando ciò che volevamo». Anche DiBenedetto (ieri in tribuna) ha fatto i complimenti al tecnico. Per ora solo una magra consolazione.