GIOVANI - Che poi sui giovani va fatta una distinzione.
Pjanic, ad esempio. Ventunanni, arrivato alla Roma dopo tre stagioni di Lione. Il bosniaco ha sulle spalle già
25 partite di Champions condite da 6 gol, di cui uno al Bernabeu con il Real Madrid. Senza contare gli impegni con la sua nazionale. Di Bojan si potrebbe anche non parlare, basterebbe pensare che arriva dal Barcellona: per lui ci limitiamo ai numeri della Spagna dei grandi, tra Liga e Coppa del Re, 130 presenze e 35 gol. (...)
IDEA- Di giovane, al di là dei dati anagrafici, cè senza dubbio lidea, parola usata molto in questo periodo a
Trigoria. Perché va detto che mai e poi mai in Italia si era vista una squadra presentarsi davanti al Milan (per dire una grande) con dei ragazzotti di belle speranze. E fa parte dellidea che la Roma sta inseguendo: un calcio che sia anche
scuola di mentalità, un unico indirizzo tattico, continuità di proposta di gioco. Voglia di attaccare sempre, anche quando il risultato potrebbe permettere altre mosse. Sempre Baldini: «
Non possiamo insegnare una cosa per 85 minuti e negli ultimi 5 fare il catenaccio» . Si parla ad esempio, del ko sul campo del Genoa. Il gol vittoria dei rossoblù è stato un incidente di percorso, ma la Roma sull1-1 ha chiuso con Borini terzino, attaccando a testa bassa per provare a prendere i tre punti. Prestazione o risultato: è il dilemma su cui si interrogano in tanti. La perfezione sarebbe riuscire a unire le due cose. La Roma ci sta provando.