Roma-Juan, ora o mai più
23/10/2011 11:32
LA SCELTA - Alla vigilia del derby, per indorare la pillola della solita esclusione, Luis Enrique lo aveva tranquillizzato assicurandogli che lavrebbe rimesso in squadra a partire dalla partita contro il Palermo. Ancora prima, quindi, di sapere che Kjaer sarebbe stato squalificato e che Heinze avrebbe dovuto saltare diversi giorni di lavoro per i problemi a una caviglia. Ieri però le parole pubbliche dellallenatore non sono state troppo rassicuranti: «Juan ha fatto unaltra settimana con il gruppo, vedremo cosa fare. Magari in mezzo gioca Cassetti, che a me come centrale piace molto...» .(...)
MISTERO - Ieri Juan è tornato a casa dopo lallenamento di rifinitura con il solito dubbio. (...) Si sente pronto da almeno un mese, perché il ginocchio ha smesso di scricchiolare prima di Inter-Roma. Se stavolta davvero toccherà a lui, lo scoprirà per gradi: in mattinata leggendo la lista dei convocati; a ora di pranzo, quando Luis Enrique annuncerà la formazione. Sì, dalla società e dallallenatore sono arrivati messaggi di stima e di incoraggiamento, spiegazioni simili a promesse. Ma adesso arriva la verità.
IPOTESI DI ADDIO - Il suo contratto scade nel 2013 e costa tantissimo alla Roma: 4,6 milioni lordi a stagione. Juan ha il sospetto che, al di fuori delle dichiarazioni e delle confidenze, la società valuti conveniente la sua cessione a gennaio, per alleggerire un monte stipendi da epoche doro. A 32 anni, peraltro, Juan non ha lo spirito da guerriero ninja che Luis Enrique chiede a tutti i suoi giocatori. Perciò la separazione, a Trigoria, non sarebbe vissuta come un dramma.
TURNOVER - Ma in queste ore il mercato conta poco. E sicuramente non influenza le scelte di Luis Enrique che ad agosto, a Bratislava, schierò per 14 minuti Borriello nei giorni della trattativa con il Paris Saint-Germain. Considerando che la Roma giocherà tre partite molto intense tra oggi e sabato (mercoledì a Genova, poi il Milan allOlimpico), «cè bisogno di tutti» come dice il boss.
Ma se Juan non gioca contro il Palermo, quando la concorrenza è ridotta, sarà difficile convincerlo di essere ancora importante per la Roma.