05/10/2011 10:51
Ed è abbastanza comprensibile che tutta la tifoseria sia galvanizzata, in fondo è il miglior avvio di campionato da 2 anni a questa parte e il gioco che inizia a dare i suoi frutti con verticalizzazioni e quegli schemi su cui tanto punta Luis Enrique che stanno finalmente entrando nella testa e nei piedi della squadra. Rincara la dose Matteo: «Se è vero che laria qui sta cambiando, e dobbiamo fare un monumento agli americani per quello che stanno facendo, lunica cosa che non cambia è che noi vincemo il derby!», continua Giacomo che è categorico: «La Lazio perde il derby e Reja sarà costretto a dimettersi, va da sé, i laziali non potrebbero sopportare unaltra sconfitta» e non ha tutti i torti Giacomo, visto che già due settimane fa si era rischiata la rottura tra il tecnico e la società, causata da un rapporto, quello tra Reja e i tifosi, che non è mai stato idilliaco, anzi, tuttaltro e lennesima sconfitta nel derby potrebbe davvero mettere la parola fine alla storia tra il tecnico e la Lazio.
In tuttaltra situazione si trova Luis Enrique. Il tecnico giallorosso si sta conquistando passo dopo passo la fiducia e la stima dellambiente giallorosso. La Roma arriverà allappuntamento del 16 ottobre carica come non mai. Marco punta sulla sindrome da derby degli avversari: «La Lazio è una squadra senza attributi e lha dimostrato sempre negli ultimi due anni contro di noi, non ha carattere e non vincerà mai». Una cosa che ha anche ammesso Reja al termine del derby della scorsa stagione, lultimo, quello della doppietta di Totti, del laser, di tutto quello che volete. Quel giorno Reja ammise la scarsa lucidità della sua squadra e il nervosismo che i suoi giocatori non hanno saputo gestire come dimostrano le espulsioni di Radu e Ledesma. Altri la pensano in modo diverso e più diplomatico, come Mario: «Non sono daccordo, questanno sarà tosta, ma come lo è tutto il campionato, la Lazio indubbiamente si è rinforzata, è una buona squadra e lo ha dimostrato a Milano, ma hanno un grosso problema, hanno la difesa più scarsa del campionato, dobbiamo attaccare sempre, senza farli respirare e allora sì che creeremo dei problemi».
Anche Angelo concorda: «Puntano a fare una stagione al massimo, si sono rafforzati e hanno una mentalità completamente diversa dalla nostra, speriamo bene». Cè chi è molto preoccupato di un giocatore in particolare, come Carlo: «Hanno quel Klose lì che fa davvero paura, mi spaventa proprio, è uno che ti può far gol in qualsiasi momento e in qualsiasi modo, fa reparto da solo e se non lo teniamo docchio questo ci purga, credo che sia la cosa migliore che abbia fatto Lotito da quando è presidente della Lazio». Come dargli torto. Miroslav Klose è uno che il gol ce lha nel sangue e ha avuto un impatto con il campionato italiano che pochi si aspettavano. Infine Tommaso chiude: «Conteranno le motivazioni, il derby è unaltra storia non conta niente quello che succede prima ma vojo una Roma grintosa. Se li dovemo magna». Lunica cosa sicura è che la Roma venderà cara la pelle il 16 ottobre, vincere un altro derby, sarebbe il massimo e i tifosi saranno dalla parte della squadra nella gioia e nel dolore perché hanno capito che qui è cambiato tutto. Ma la passione no, quella non tramonta mai.