27/11/2011 11:07
Il 3-3, frutto di una partita divertente e spettacolare nel primo tempo, memo nella ripresa, lascia invariata la situazione in classifica, con i giallorossi sempre avanti di un punto, ma fa il gioco del Palermo, che batte 3-0 lAscoli e si porta a due lunghezze dalla vetta. Difficile ricacciare indietro qualche rimpianto quando a metà primo tempo sei sul 3-1 e la Lazio non riesce a raccapezzarsi fra le accelerazioni di Piscitella e Caprari - alla faccia delle poche ore di sonno alle spalle per via del rientro in nottata da Udine - e gli inserimenti di Ciciretti. Il duello a distanza continuerà almeno fino alla sfida di ritorno, ma intanto i giallorossi possono pensare a recuperare le energie da primi in classifica, in attesa del tour de force che li porterà a Natale. Reduci dai successi di Coppa, Roma e Lazio si presentavano al derby alle prese con gli acciacchi dei loro giocatori migliori: da una parte linfluenza che fra giovedì e venerdì ha fermato Viviani, dallaltra laffaticamento di Ceccarelli, anche se i guai maggiori ce li ha De Rossi, costretto a rinunciare a Rosato al centro della difesa, sostituito dal 95 Romagnoli, allesordio nella categoria. Bollini schiera a sorpresa Ilari terzino destro avanzando Cavanda a centrocampo, mentre in avanti è Ceccarelli a fare la punta centrale.
Partenza fulminante della Roma, come la discesa di Piscitella che al 5 va via a sinistra e mette in mezzo per Ciciretti, sinistro a incrociare e 1-0. Si gioca su continui ribaltamenti di fronte, che poco dopo il quarto dora portano al pari biancoceleste: un errore di disimpegno favorisce Sani, palla a Barreto che va via velocissimo e di destro batte Pigliacelli. Non passa un minuto che Ciciretti pesca Caprari sulla destra, sponda di testa per rimettere il pallone al centro e deviazione vincente di Leonardi in anticipo su Crescenzi. La Roma è padrona del campo e al 22 colpisce ancora con Caprari, servito ancora da Ciciretti, inserimento che taglia in due la difesa laziale e destro sul primo palo. Il doppio vantaggio, però, non arriva allintervallo: minuto 39, destro da fuori di Zampa, sulla respinta arriva Barreto che supera Pigliacelli sul suo palo. La ripresa comincia con Rozzi al posto di Sani nella Lazio e, dopo sette minuti, con Massimo al posto di Ciciretti. La Roma sembra tirare il fiato e finisce per allungarsi, cerca il lancio che inneschi Piscitella o Caprari, ma nel frattempo la Lazio guadagna metri. A venti dal termine Bollini sigioca la carta Cilfone per puntellare il centrocampo riportando Cavanda in difesa e la mossa si dimostra azzeccata al 43: lancio lungo di Zampa e colpo di testa dellex romanista, la palla gira sotto la traversa con una lentezza che sa di beffa per unimpresa ormai a portata di mano.