22/11/2011 08:19
Fernando Ruben Gago, venticinquenne centrocampista argentino, sta diventando uno di quei giocatori a cui Luis Enrique rinuncia solo se costretto. Non un insostituibile, parola svuotata di significato dal continuo turnover del tecnico spagnolo, ma comunque uno dei calciatori più importanti. Con lui, De Rossi e Pjanic sulla stessa linea, Lucho ha trovato la quadratura del cerchio in mezzo al campo e la Roma si ritrova un reparto tra i migliori in Italia e tante certezze per il futuro, a patto ovviamente che arrivi la firma di De Rossi, che con i suoi 28 anni è il più «anziano» dei tre.
Fortemente voluto da Franco Baldini, che quando stava al Real per prenderlo aveva speso 21 milioni, è arrivato a Roma in prestito oneroso (mezzo milione di euro) in extremis dopo aver rotto con Mourinho che lo ha accusato di essere lo «spione» dello spogliatoio accompagnato da un bel po' di luoghi comuni. «È un doppione di De Rossi», quello più in voga al pari di quello secondo il quale Luis Enrique non lo voleva. Al termine della conferenza stampa ante-Lecce, invece, è stato chiesto a «microfoni spenti» allo spagnolo se Gago potesse ricordare il Redondo dei tempi migliori: chi ha visto la faccia del tecnico ha capito che il paragone è tra i più azzeccati. La sua versatilità, poi, gli consente di alternarsi con De Rossi davanti alla difesa e da intermedio.
Ora la «missione» è il riscatto: la Roma ha un accordo col Real per prenderlo a 6 milioni, ed è forte della volontà del calciatore. Fernando e sua moglie, la tennista Gisela Dulko, compagna di doppio di Flavia Pennetta, a Roma si trovano benissimo, anche grazie alla nutrita colonia argentina che c'è in giallorosso. Una colonia che per questa stagione, in campo, non vedrà la presenza di Nicolas Burdisso. «Penso a recuperare le sue parole all'uscita dalla clinica dopo l'operazione al ginocchio sinistro - e al bene della squadra, che può arrivare in alto anche senza di me».
Capitolo societario: ieri da Paolo Fiorentino, vice d.g. di UniCredit e membro del cda della Roma, è arrivata una nuova apertura ad investitori stranieri. «Vogliamo una Roma sempre più forte e per questo stiamo vagliando delle opzioni anche in Cina per cedere una quota».