Lallenatore, dal canto suo, va avanti. Vede video da solo col suo staff e con la squadra, prepara la trasferta di
Novara (anche con qualche cambiamento, visto che lallenamento in programma oggi alle 14 è stato spostato alle 10.30), allena i giocatori con lo stesso spirito messo in campo da
l 12 luglio a oggi. Quello che aveva da dire alla squadra lo ha detto, adesso ha voltato pagina. Consapevole di avere la fiducia totale della dirigenza.
Baldini, da quando è arrivato, gli è accanto praticamente ogni giorno così come il ds Sabatini, che ieri ha assistito allallenamento dal tetto e poi, intervenendo a Radio Manà Manà, ha fatto ancora una volta il punto
sul momento della Roma. Evidentemente in questo momento cè bisogno anche di questo. Di parole chiare. Di certezze. Per chi sta dentro Trigoria e per chi, invece, sta fuori. Come i
tifosi. Che leggono e ascoltano, sperando che già da sabato arrivi uninversione di tendenza. E quindi, ecco le parole di Walter Sabatini: «Perché una squadra diventi forte nel tempo deve diventare forte subito. I risultati non ci stanno premiando - ammette a Radio Manà Sport 24 - ma dobbiamo perseguire questa linea. E non possiamo aspettare tanto tempo. Sarà un anno di transizione? Dichiarare un obiettivo oggi sarebbe controproducente, oltre che sbagliato». Le partite che finora ha giocato «
la Roma avrebbe potuto vincerle. Forse ci è mancata un po di fortuna». Sicuro. Però sono stati commessi tanti errori e il ds, uomo di calcio da sempre, è il primo a saperlo. Anche quando non lo dice. Non solo allenatore però.
Parlando poi di mercato,
Sabatini ha rivelato anche un retroscena: «
Siamo stati vicinissimi ad un calciatore importante che poi ha deciso di non venire. Non ho nessun rammarico da quel punto di vista, chi è arrivato potrà fare bene allo stesso modo. Mi rimprovero un mucchio di cose, ma è nella mia natura. Non mi sono mai totalmente soddisfatto del lavoro che faccio. Al momento, comunque, non credo di aver fatto errori letali». Il mister X giallorosso non è
Montolivo, anche se con lui «
cè stato un parlottio». Su
Stekelenburg, dal ds cè la convinzione che «
lascerà un segno nella storia della Roma. Marteen per noi è stato un obiettivo primario, ma non eravamo sicuri di prenderlo fino a quando non ha firmato. Ci sono stati in ballo anche Romero e Kameni, siamo contenti di essere arrivati allolandese». Sabatini ha infine replicato a chi criticava lassenza di Totti e De Rossi alla proiezione del film su Agostino Di Bartolomei: «
Cerano Perrotta, Viviani, Caprari e Verre. È stata una nostra scelta portare i migliori ragazzi del settore giovanile, loro devo conoscere la storia della nostra società, in particolare questa vicenda così dolorosa»