Roma, la difesa chiede la parola

13/11/2011 09:59



I tanti infortuni sono una giustificazione solo parziale: Juan, che quando sta bene è il miglior difensore a disposizione, in pratica non c'è mai stato; Rosi era partito bene, poi si è fatto male ed è rientrato solo a Novara; Kjaer (non ha risposto alla convocazione della Danimarca) dovrebbe tornare dopo la sosta; di Cicinho si sono perse le tracce praticamente subito dopo il ritiro di Riscone. Gli unici a giocare con una certa continuità sono stati Burdisso e Josè Angel, lo spagnolo più che altro per mancanza di alternative. Che la difesa avrebbe bisogno di una «rinfrescata» lo si capisce anche dalla carta d'identità: dei dieci calciatori utilizzati sono solo 3 gli Under 25 (Rosi, Kjaer e Josè Angel) mentre tutti gli altri hanno superato i 30 anni.



A gennaio la società potrebbe intervenire sul mercato, ma prima si dovrà operare in uscita. «Ci sono alcuni giocatori in esubero – ha dichiarato ieri il d.s. – e proveremo a sfoltire l'organico».

I più indiziati a partire sono Cicinho, in scadenza di contratto, che potrebbe essere «incentivato all'esodo» e Cassetti, che ha ricevuto un'offerta dagli Emirati Arabi e che con Luis Enrique non ha un gran feeling. Proprio sul nome di Cassetti si è creato l'equivoco più grande: già dal ritiro Luis Enrique lo ha spostato al centro della difesa e quella che al momento sembrava una scelta dettata dalla necessità (Juan, Burdisso e Kjaer non c'erano) era invece una scelta tattica precisa, visto che i due esterni per lo spagnolo devono essere più centrocampisti che difensori. In questo modo Cassetti da titolare sulla fascia destra è diventato il quinto centrale.

Non sono entusiasti nemmeno Perrotta e Taddei mentre con Heinze c'è stato un duro confronto dopo la sconfitta col Milan anche se, come ha sottolineato ieri , «il fatto non ha prodotto effetti, quindi non sussiste». Il d.s ha parlato poi del contratto di , che tra 49 giorni sarà libero di firmare con un'altra squadra. «È una priorità assoluta, siamo fiduciosi».