01/12/2011 09:07
Il castigo di Osvaldo, linfortunio di Borini e gli acciacchi di Totti potrebbero aprirgli un varco negli inossidabili pensieri di Luis Enrique. Lex milanista ha tre giorni davanti per convincerlo. Il tecnico spagnolo è capace di tutto. Anche di rilanciare dal primo minuto a Firenze uno che non mette piede in campo da oltre un mese. In pochi se ne sono accorti: Borriello non gioca dai venti minuti finali di Genoa-Roma del 26 ottobre, quando si inventò lassist a Borini per il momentaneo pareggio. Poi solo panchina, fino al forfait di Udine. Così è diventato proprio impossibile cancellare quello zero nella casella dei gol segnati. La questione è semplice: larrivo di Osvaldo gli ha chiuso le porte. Il feeling con lallenatore spagnolo non è mai sbocciato, quello con la città di Roma non è mai andato oltre una «cotta»: Borriello vive ancora in albergo e a gennaio dovrebbe lasciare la stanza. Direzione estero, visto che Allegri ha bocciato il suo ritorno al Milan e gli altri club italiani interessati non possono permettersi il suo stipendio: oltre al Psg di Leonardo, ora lo vuole lo Zenit di Spalletti. Un gol a Firenze servirebbe più alla Roma che a lui. Stavolta si gioca il posto con Totti e Lamela. Ieri il capitano è stato visitato a Villa Stuart da Mariani. Sulla caviglia martoriata cè ancora un edema ma il semaforo è verde. «Lho trovato bene - assicura lortopedico - per Firenze dovrebbe aver recuperato». Luis Enrique lo aspetta oggi in campo. Insieme a Borriello.