Bufera Roma. Avanti con Luis Enrique ma senza integralismi

06/12/2011 09:00

Il vertice E allora ieri si sono riuniti (sia pur in momenti separati) i vertici del club. Tom DiBenedetto, Franco Baldini, Claudio , , Mauro . L'interfaccia con l'allenatore, però, è stato solo il d.g. che ha rassicurato tutti sulla volontà dell'allenatore di non dimettersi. Una buona notizia, visto che fa intendere che preferirebbe restare a Londra e in ogni caso non prenderebbe mai una squadra in corsa.

Oggi, però, Luis Enrique avrà un doppio confronto: con tutti i dirigenti e con la squadra. Al gruppo chiederà: mi seguite ancora? E la risposta (ovvia) sarà: certo. Insomma, tra amore e necessità, il matrimonio andrà avanti, ma di sicuro alcuni dirigenti a Trigoria vorrebbero che certi integralismi fossero smussati. Quali? Soprattutto tre: 1) I giocatori non possono essere trattati tutti alla stessa maniera (se pensate che il riferimento sia a , avete azzeccato); 2) Allenare il B è diverso che affrontare vecchie volpi italiche: più duttilità; 3) La preparazione fisica sia modulata meglio, perché gli infortuni sono troppi.

Tesoretto Tutto sommato, raccontano, il più sereno è il presidente DiBenedetto, che in perfetto stile Usa ha deciso come i conti si facciano solo a fine stagione. A proposito di conti, però, per Luis Enrique arrivano buone notizie. La proprietà, infatti, ha deciso che a gennaio s'investirà una decina di milioni, oltre a quello che si riuscirà ad ottenere dalle cessioni (non molto). Questo non fa altro che rafforzare la linea della dignità, cioè non è affatto vero — ribadisce la dirigenza — che arrivare quarti o diciassettesimi sia la stessa cosa e Baldini, nel giorno dell'assemblea societaria, lo ha fatto capire chiaramente spiegando: «Dopo l'eliminazione da parte dello Slovan ci siamo un po' impauriti e abbiamo speso più di quello che avevamo in preventivo». Dato per scontato che anche quella Roma avrebbe galleggiato senza problemi a metà classifica, è ovvio che un club che investe in estate circa 40 milioni netti e in inverno promette spese per altri 10 ha prospettive ambiziose, anche se non subito vincenti. 

Tre acquisti Detto che Okaka interessa al Parma nell'affare , nella lista di ci sono tre esigenze: due centrali difensivi (il sogno è Silvestre, l'altro verrà dall'estero) e un centrocampista. Piace Paulinho (Corinthians) e non è tramontata l'idea Fernando (Porto). Ma per tornare a volare occorrerà innanzitutto chiarezza di idee. E da questo punto di vista, per la sorte di Luis Enrique, le gare contro , e saranno decisive.