08/12/2011 10:13
Mossa Quindi, come fermare Marchisio? Difficile, soprattutto perché lo stato di forma attuale del Principino è impressionante. È il prototipo del centrocampista moderno: attacca, difende e contrasta. Praticamente, fa tutto. E se ad inizio stagione Conte sembrava volerci rinunciare, nel sul 4-2-4 (dove i centrali in mezzo al campo dovevano essere Pirlo e Vidal). Poi il tecnico juventino si è convertito al 4-3-3 e per il ragazzo di Chieri è iniziata la stagione della consacrazione. In più, nell'integralismo di Luis Enrique non esistono contromisure per gli avversari, il concetto è giocare e costringere gli altri a preoccuparsi della Roma. Lunedì sera (a proposito, i botteghini dello stadio Olimpico saranno riaperti), però, sulla fascia di Marchisio dovrebbe andarci a giocare Perrotta, che a conti fatti è forse il più indicato per constrastarne corsa e inserimenti. Soprattutto, poi, se De Rossi gli darà una mano nei raddoppi difensivi, chiudendo centralmente le linee dove lo juventino ama inserirsi. Certo, poi bisogna vedere se De Rossi giocherà lì e non in difesa. Ma questo è un altro discorso...
Amici nemici Già, De Rossi, amico-nemico di Marchisio. I due si vogliono bene, vanno molto d'accordo e il casino nato dopo quell'amichevole tra Italia e Svizzera (con Marchisio accusato di aver cantato «Roma ladrona» durante l'inno italiano) non ha intaccato il rapporto. Lunedì, però, saranno come nemici. Troppa alta la posta in palio, «dopo il derby, per un romanista quella con la Juve è la sfida più sentita», ha precisato De Rossi. Che poi ha aggiunto: «Marchisio continua a migliorare e a stupire, con personalità. Se non è già uno dei centrocampisti più forti del mondo, lo diventerà presto». Complimenti contraccambiati dallo juventino: «Daniele è un grande campione, il giocatore che toglierei alla Roma. Gli auguro di chiudere la carriera nella sua squadra del cuore». Intanto, però, bisogna fermare Marchisio. E non sarà facilissimo...