De Rossi resta. E la Roma lancia l'erede Viviani

10/12/2011 09:27

 


Il maestro
Da giorni De Rossi registra l'affiatamento con Heinze e ammicca all'Inghilterra, dove ha rilasciato un'intervista al magazine FourFourTwo. L'eco delle sirene da Manchester arriva sempre più forte, ma lui, per ora, resiste. «L'Inghilterra sarebbe una buona esperienza per me, è bello sapere che Ferguson e Mancini mi stimano. Ma ora sto bene qua». E chissà che questa dichiarazione, più dolce delle precedenti, non sia figlia dell'accelerazione che la Roma ha impresso alla trattativa per il rinnovo del suo contratto. La prossima settimana se ne saprà di più, intanto ribadisce che «la Roma sta vivendo una stagione di transizione. Non mi aspetto di vincere nulla quest'anno, ma stiamo aggiustando la mira. Io penso di essere partito bene, sto giocando in posizione più arretrata, ma è un ruolo che mi si addice». Lunedì, sarà ancora più arretrato, l'ultimo baluardo per respingere la .



L'allievo
potrebbe guardare le spalle a Federico Viviani, uno dei suoi figliocci. Dieci anni di meno, ma già tutte le caratteristiche — forza fisica, lancio, tiro alla Di Bartolomei — per recitare da . «Bravissimo, in lui mi rivedo», l'investitura dell'azzurro di qualche mese fa. Quando Viviani pareva sul punto di sfondare. Poi la panchina lunga della Roma gli ha sbarrato la strada. Ora il lancio definitivo, con la benedizione del c.t. dell'Under 20 Gigi Di Biagio, che lo ha appena convocato. «Federico è pronto per la A, in Primavera è sprecato».



DiBenedetto a Boston
Pronto per il primo Roma- della sua gestione pure il presidente DiBenedetto. Anche se ieri è partito per Boston. Motivo del blitz un incontro con il partner Pallotta e i soci Ruane e D'Amore, questi ultimi in uscita dal Cda prossima seduta mercoledì, ma potrebbe slittare di 24 ore. Il meeting nasce proprio dall'esigenza di rimpiazzarli. DiBenedetto sarà di ritorno dopodomani.