E Supersimo vuole la presenza numero 300

03/12/2011 10:08

Ben 2.639 giorni dopo il suo debutto in giallorosso, il 12 settembre 2004, proprio contro i viola allenati da Emiliano Mondonico. La sua avventura nella squadra della Capitale inizia nell’anno dei quattro allenatori: tra loro ritrova un suo ex tecnico, Luigi Delneri, che lo consacra come centrocampista di contenimento a sostegno di Francesco Totti, Antonio Cassano e Vincenzo Montella. E a 34 anni, l’ instancabile centrocampista è ancora al centro del progetto della Roma: sceso in campo 10 volte su 12 nel corso di questa prima fase della stagione, Simone sembra ormai imprescindibile per l’idea di calcio di Luis Enrique, che difficilmente si priva dell’intervento del giocatore. Adesso Luis sta pensando di rischierarlo titolare dopo quattro giornate.



Energico, istintivo, infaticabile Perrotta, che proprio grazie alla sua duttilità in campo e alle sue qualità in fase sia offensiva sia difensiva, ha rivestito un ruolo fondamentale nelle 11 vittorie consecutive della Roma di Spalletti: trasformandosi da centrocampista a trequartista, ha regalato alla squadra quella frizzantezza, grinta e quel cuore che hanno consentito ai giallorossi di raggiungere un record assoluto. E la stessa duttilità, quella variante che può sorprendere l’avversario, l’ha notata anche il tecnico asturiano, che in dieci partite ha schierato il giocatore nato a Ashton-under-Lyn in tre ruoli diversi: come centrocampista, sia a destra, sia a sinistra, e come esterno nella linea di difesa.



Proprio la fiducia del nuovo allenatore giallorosso nei suoi confronti, peraltro, ha consentito il protrarsi di un altro anno del matrimonio tra Simone e la Roma: un matrimonio, come tutti, vissuto tra alti e bassi, ma senza mai dubbi sull’amore dell’uno e dell’altro. Superando la soglia dei 500 minuti in campo - ad oggi sono 545 secondo la Lega Serie A - Perrotta si è visto rinnovarsi automaticamente il contratto, in scadenza a giugno. Verso le 400.