13/12/2011 16:39
Accadde proprio alla Roma, ai tempi di Sensi e Mezzaroma. Però sorprende la cattiveria con cui si dà per buono un lancio neanche da agenzia e ci costruisce un castello sopra. Vantando fonti e contatti che costituiscono conferme al tutto. "Risulta anche a me....". "Vero, sapevo da tempo che DiBenedetto fosse a un passo dalle dimissioni....". Tam tam alimentato da testate nazionali, che poi 'scaricano' sulle 'famigerate' radio romane. Facile. Troppo. A poche ore dalla partita poi. Un contesto infiammabile che poneva dubbi sulla permanenza di Luis Enrique in caso di sconfitta rovinosa. Per fortuna è andata bene. I giocatori della Roma hanno testimoniato di stare dalla parte dell'allenatore. Giornata, forse, campale. Che per gli aspetti societari e quelli tecnici può addirittura fungere da spartiacque. Perché è giusto dare il giusto credito alle fonti di informazione che altro non aspettano che venga diffuso un flash di agenzia per costruirci addosso un vestito di catastrofismo immotivato, o quantomeno esagerato. Sperando che la Roma, coi suoi massimi esponenti, possa da questo momento non far passare più voci che non sanno di gossip, ma di destabilizzazione, se non addirittura di condizionamenti borsistici. Già, perché la Roma è anche quotata in Borsa.
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