20/12/2011 09:29
Non doveva esserci, invece cè e con ogni probabilità ci sarà ancora, visto che la prodezza che dopo la prodezza di Napoli Luis Enrique lo ha di fatto tolto dal mercato. «Al San Paolo ha giocato bene - ha detto il suo agente Gilmar Rinaldi - e credo che un giocatore come lui sia un bene per lallenatore che lo gestisce. È un professionista serio, pensa solo ad allenarsi e a farsi trovare pronto quando viene il suo momento». Equilibrio e serietà lo hanno aiutato anche nei giorni difficili in cui si è trovato a vivere ai margini di una squadra in via di costruzione: non convocato per il ritiro di Riscone, è rimasto ad allenarsi a Trigoria in attesa di capire se la società avrebbe deciso di confermarlo o meno. Quando il mercato si chiude, però, è ancora un giocatore della Roma. Alla prima con il Cagliari è in panchina, per rivedere il campo deve aspettare la trasferta di Parma, ma è alla prima occasione da titolare allOlimpico contro lAtalanta che manda il primo segnale forte allallenatore segnando la rete del definitivo 3-1. Poi quasi due mesi di vuoti, una panchina a Palermo e unaltra a Udine, prima dei venti minuti nellinferno di Firenze. Nessuno immaginava che la rinascita della Roma sarebbe partita da lì. «Sono felice per lui - continua Rinaldi - perché anche quando non è stato convocato per il ritiro e per alcune partite di campionato non ha mai fatto storie e non si è mai lamentato. Lho sentito dopo la partita ed era felicissimo, mi ha detto "hai visto, io sono così, non mollo mai"».
Quello contro il Napoli era il suo gol numero quaranta in Serie A, il sesto con la maglia della Roma, che lo ha preso a parametro zero nel 2010: «Non è male per un centrocampista, scherzando gli ho detto di prendere la maglia numero nove la prossima stagione. Ha i tempi di inserimento giusti e penso che possa far comodo per gli schemi dellallenatore». A questo punto gli scenari in ottica mercato sembrano destinati a capovolgersi, con Simplicio, dato per partente a gennaio solo fino a pochi giorni fa, che sembra invece destinato a restare: «Il Genoa? Con me non ha parlato nessuno. Come sempre detto, Fabio ha un anno e mezzo di contratto e vuole onorarlo perché tiene alla Roma e ai tifosi». Tifosi a cui è entrato nel cuore meno di un anno fa. Perché? Chiedere a Biava e Berni.