Luis Enrique: «La Roma sa giocare soltanto per vincere»
18/12/2011 09:59
PERCORSO - La Roma, come detto, prosegue il suo percorso. Tentando il più possibile di non ascoltare i rumori che arrivano dallesterno. Luis Enrique conferma:
«Dobbiamo migliorare in tutto, il nostro è un piano che non si sviluppa in una settimana o in cinque mesi. Cerchiamo, con il lavoro di tutti i giorni, di correggere le situazioni sbagliate per evitare gli errori, individuali e di squadra» . I moduli, per il tecnico giallorosso, contano fino a un certo punto:
«Sì, perché nel calcio ci sono due fasi, offensiva e difensiva. E una squadra deve essere in grado di saper fare bene entrambe. Proprio Cavani del Napoli, in questo senso, è un esempio, attacca benissimo e un attimo dopo è a metà campo che rincorre lavversario. La proposta della Roma, da questo punto di vista, non è mai cambiata e non cambierà mai» .
SINGOLI - Qualche giudizio sui singoli. Come Borriello:
«Lho visto molto bene, sarà laria del Natale...» . E poi De Rossi. Confermato difensore o di nuovo mediano? «Sappiamo che lui è un giocatore diverso, straordinario, che può giocare ovunque. Se gioca dietro, luscita di palla è migliore però perdiamo un giocatore importante a metà campo» .
TENSIONE - Calmo, sicuro e convinto. Almeno così era sembrato, Luis Enrique, fino alla fine della conferenza stampa di ieri a Trigoria. Cera stato, infatti, soltanto un attimo di tensione, quando al tecnico spagnolo era arrivata la domanda sul voto che si sarebbe messo per i suoi primi mesi di avventura giallorossa: «Voto? Mica siamo a scuola... I voti dateli voi!» aveva risposto con tono risentito. Evidentemente però la tensione cera, perché quando il cronista gli si è avvicinato per dire che era stato frainteso, il tecnico spagnolo ha risposto con uno «stai zitto» , con il motivatore Llorente a fargli da scudo per portarlo via