SHOW - Forse una Roma così il Bologna non se lattendeva. Ma sin dalle prime battute si è capito che in questa squadra qualcosa è avvenuto. La scintilla scoccata contro la Juve, diventata un incendio nella trasferta di Napoli, è stato lannuncio di una fioritura. Liberatasi da alcune paure, favorita dalla crescita di alcuni nuovi come Osvaldo e Lamela, messi da parte alcuni integralismi inutili e trovato il giusto equilibrio tra possesso palla (sempre sontuoso) e verticalizzazioni improvvise, la squadra giallorossa ora è pienamente consapevole dei propri mezzi e sul terreno di gioco del DallAra coerentemente con quanto predica il suo tecnico, ha deciso di fare la partita. (...) La squadra di Pioli è andata in crisi sulle corsie esterne, soprattutto a destra perché Lamela e Osvaldo (che spesso si scambiavano la posizione) allargandosi mettevano in allarme Crespo e Morleo obbligandoli a un lavoro di marcatura.
Da dietro, a quel punto, si inserivano Taddei e Rosi che incontravano scarsa resistenza perché Ramirez e Diamanti non davano alcun contributo alla fase difensiva (non a caso nella ripresa Pioli ha inserito Gimenez e Mudingayi sistemandosi con il 4-2-3-1 per garantirsi maggiore copertura). In mezzo, poi, con Simplicio, Luis Enrique ha trovato luomo giusto per gli inserimenti centrali. Se Totti fosse stato più spietato in fase realizzativa, la Roma sarebbe andata in vantaggio già dopo cinque minuti. Non ha sbagliato, invece, al 17' Taddei che ha raccolto una palla venuta fuori dallarea (rinvio di Perez di testa) dopo una punizione battuta da Totti: il romanista ha potuto coordinarsi e colpire al volo con precisione confidando sul fatto che nessun bolognese è andato a contrastarlo (e su un intervento non impeccabile di Gillet). (...)