CHANCE - Larretramento in difesa di
De Rossi, vista anche lassenza di Pizarro (ieri il cileno si è allenato con il gruppo ma non è considerato ancora pronto da
Luis Enrique e il suo staff), apre un buco a centrocampo.
«Viviani» rispose Luis Enrique, poche settimane dopo il suo arrivo in giallorosso, quando qualcuno gli chiese chi fosse il giocatore che lo aveva colpito di più. Il giovane, definito proprio da De Rossi «mio erede», stasera sarà lanciato nella sua posizione naturale.
Per giocare ai suoi lati, ci sono tre nomi per due maglie: Greco, Perrotta e Simplicio.
PRONTO - Luis Enrique, come detto, apprezza Viviani. E lo ha ribadito anche ieri: «Lui è pronto, senza dubbio. Vero, tra i ritmi della Primavera e quelli della serie A cè un abisso. Penso che i calciatori giovani debbano arrivare piano piano alla prima squadra. Opportunità per Viviani? Sono sicuro che se la avrà, per un minuto o novanta, in ogni caso sarà all'altezza. Lo ritengo un calciatore che per me sarà importante, ma non bisogna mettergli pressione. Uno come lui è un premio per il lavoro della società, cosi come Caprari e Verre (...)».
ROMANO - Insieme a Totti, De Rossi, Greco e Rosi, Viviani sarà uno dei cinque romani, romanisti e cresciuti a Trigoria. Un motivo di orgoglio per lui che, come gli altri, sa cosa significa indossare la maglia giallorossa dopo esserne stato tifoso.
Ora però, non cè più spazio per le emozioni. Perché per Federico Viviani arrivato il giorno dellesordio in A.