15/12/2011 20:09
Da Totti a De Rossi, il miglior romanista della stagione e perciò, come richiede la tragedia, in scadenza di contratto a giugno e con una maxi offerta del Manchester City sul tavolo. De Rossi, nel panorama dei calciatori è di un'altra categoria, in campo e fuori, perciò non si rifugia mai nei luoghi comuni. Gli chiedono del suo futuro, non si nasconde: «Non è il caso di parlare di mercato: è una bella serata e limitiamoci a farci gli auguri. E io e Totti, a differenza di quello che dice qualcuno, nella Roma comandiamo molto meno di quanto si creda».
Comanderà molto di più James Pallotta, il tycoon che ha ricostruito i Boston Celtics. Ormai è chiaro che l'uomo forte è lui. Ieri il Cda ha ratificato le dimissioni di due soci (Ruane e D'Amore) e cooptato Mark Pannes (fondo Raptor, cioè Pallotta) e Brian Klein (Us Soccer Foundation). Pannes e l'a.d. Fenucci si divideranno le deleghe. DiBenedetto resterà presidente con una carica di rappresentanza. Almeno per ora. Impossibile che venga ratificato il contratto da un milione e 200 mila euro: non era giustificabile agli occhi dei tifosi quando si lavora di lima sul rinnovo di De Rossi.