De Rossi, continuano le trattative

06/01/2012 08:08

Ieri , che ha fatto ancora allenamento differenziato, è apparso sereno al Bernardini e - secondo alcuni - nervoso fuori. Ormai siamo arrivati a questo, alla descrizione di una faccia e di un sorriso in più o in meno. La descrizione di un attimo, che poi potrebbe essere quello della firma se - e la Roma - decideranno di prolungare il loro matrimonio. Le premesse ci sono, la volontà è la stessa, ma l’accordo è un’altra cosa. È ancora un’altra cosa. Come ha ammesso anche uno che De Rossi lo conosce bene, Marcello Lippi: « è un assoluto fuoriclasse, il fatto che sia arrivato fino a questo punto e che non abbia concluso le sue trattative mi fa pensare che potrebbe anche andarsene». Ma potrebbe significare anche il contrario. 
 
Tra i si dice, si pensa, si crede c’è anche la convinzione di qualcuno secondo cui a sbloccare la trattativa potrebbe essere, da oggi a martedì, . L’imprenditore americano, il socio forte della cordata statunitense che ha rilevato la Roma, sbarcherà stamattina a Ciampino col suo jet privato. In programma incontri a Trigoria di lavoro ma, al momento, nessun colloquio con De Rossi. Magari un saluto, a lui come a tutta la squadra, ma conversazioni su e per il contratto non sono previste. Almeno per adesso. Certo la presenza di Pallotta a Trigoria, in un modo o nell’altro, aiuta, anche indirettamente, a chiarire i contorni di questa situazione. Significa che c’è la società, è un riferimento comunque importante per Daniele. Se poi le cose dovessero cambiare si scoprirà soltanto vivendo. E giocando.  Già, perché tra che firma o non firma, Osvaldo che si fa male e Pizarro che vola in Cile, non bisogna dimenticare che dopodomani ricomincia il campionato. La partita non è di cartello ma proprio per queste nasconde le insidie maggiori: la Roma, dopo i sette punti contro , e , non può e soprattutto non deve in alcun modo fermarsi. I dirigenti e in particolare l’allenatore stanno facendo quadrato intorno alla squadra, cercando di isolare i giocatori da tutte le voci che si dicono (e si scrivono) ma non è compito facile. Ecco perché ieri, a Trigoria, qualcuno commentava: «Speriamo che arrivino presto le 15 di domenica».