«De Rossi? Non ci sono problemi di soldi»

07/01/2012 10:33

Tra meno di un mese sarà libero di firmare per un’altra squadra - , Real o Poggibonsi che sia - e la Roma non può correre il rischio di arrivare a una scadenza del genere. Che poi il giocatore, anzi l’uomo, non lo farebbe è un altro discorso. La società peraltro è assolutamente certa della serietà del ragazzo e quindi convinta che lui non farà eventuali passi futuri senza comunicarlo alla Roma. Che non l’abbia fatto è una certezza, altrimenti non si starebbe ancora trattando. Il cuore, la passione, la maglia: tutto c’entra e tutto non c’entra in questo discorso. Almeno fino a questo momento. Adesso nessuno ha intenzione di aspettare ancora a lungo. Qualcuno deve - dovrà - esporsi. Se è vero che la Roma ha offerto sei milioni netti all’anno per cinque anni con l’inserimento di una clausola rescissoria relativamente bassa, intorno ai 15 milioni, dovrà dare una risposta. Altrimenti, se l’offerta non è questa, comunque Daniele dovrà dire la sua. Alla Roma (che dovrà fare lo stesso). E poi alla gente. Perché come ha ribadito anche lui pubblicamente «la trattativa va avanti ma non se ne parlerà solo a cose fatte». 

Perché se c’è un’altra certezza in tutta questa storia è che ormai siamo arrivati alle battute finali. E chissà che queste battute finali non coincidano con l’arrivo di Pallotta a Roma («Stiamo trattando, non ci sono problemi economici» ha detto il manager statunitense). Sarebbe poco più che una coincidenza, nonostante la foto della loro stretta di mano pubblicata proprio dalla Roma su , perché la trattativa è da tempo nelle mani di Franco Baldini. Che gode, ovviamente, della massima fiducia dei proprietari americani. Non ci sarebbe neanche bisogno di ribadirlo, se non fosse che, appunto, in questi giorni di "si dice, si pensa, si crede" sembra valere tutto e il contrario di tutto. Non a caso, Pallotta ieri non ha parlato singolarmente con , mentre Baldini ha parlato con Berti. Anche Luis Enrique, che pure nella questione non è mai entrato direttamente se non per ribadire l’importanza di nella sua squadra, vorrebbe che presto venisse tutto risolto. Che si mettesse un punto. Perché nonostante il comportamento di Daniele sia esemplare, queste continue voci rischiano, a lungo andare, di turbare la squadra. O, comunque, di mettere in secondo piano il fatto che comunque la si veda c’è una stagione che è ancora tutta da vivere. Con ? La domanda sembra quasi blasfema, così come sembrava blasfemo qualche tempo fa pensare a un Daniele a gennaio ancora senza rinnovo di contratto. E invece, come spesso accade, la realtà ha superato la fantasia. E quindi i fatti sono questi.