Il marketing è l’anima dell’american dream

12/01/2012 10:26



La regia è quella di che, messo a sedere DiBenedetto, ha dato il via alla fase 2 del progetto. L’estate prossima West e East coast si coloreranno di giallorosso: negli States e compagni esibiranno la Lupa nei templi del baseball (come far diventare prati rettangolari i diamanti solo gli americani lo sanno). Poi, con l’inizio del campionato, sarà perfezionato il meccanismo (in fase di sperimentazione in questo campionato) di acquisto dei biglietti delle singole gare con largo anticipo. 



Il nodo grosso resta lo stadio
: 4 anni il tempo stimato per averlo pronto, avrà 50mila posti al massimo e sarà ipertecnologico, disseminato di megaschermi per

trasmettere gol e, ovviamente, pubblicità. Impianto che sarà inserito nel progetto di candidatura alle Olimpiadi di Roma 2020. Nel frattempo c’è Trigoria da azzerare e ricostruire (con tanto di strade di accesso e parcheggi) per aprirla ai tifosi. La squadra? Dovrà schierare i migliori talenti del mondo, che non andranno comprati ma cresciuti in casa. È l’american dream.