15/01/2012 11:10
Luis Enrique: «Si rischiavano anche tanti infortuni, l'arbitro ha fatto bene». Montella: «Bisogna pensare anche a chi paga per vedere le partite». Peccato, perché la gara tra i due allenatori più giovani del campionato era stata, nel primo tempo, bella. Il campo aveva danneggiato più la Roma, che cercava di mantenere il possesso palla, ma sporcava inevitabilmente la percentuale di passaggi riusciti. Era più adatto al campo il gioco del Catania, che ripartiva negli spazi. Non è stato un caso che le occasioni migliori siano capitate ai siciliani, in contropiede, su palla persa dai giallorossi. Però è stato provvidenziale Kjaer a salvare due volte su Bergessio ed è stato sempre l'argentino ad arrivare con un pizzico di ritardo su un assist di Barrientos che chiedeva solo di essere spedito nella porta vuota. È stato ancora meno casuale che i due gol siano arrivati su azione da calcio d'angolo. Tutto in quattro minuti, tra il 25' e il 29'. Prima è stato Legrottaglie a smarcarsi da Juan e a spizzare in rete un corner di Lodi, poi De Rossi (al terzo gol in campionato) a battere Campagnolo su parabola arcuata da Totti. De Rossi ancora decisivo in campo, dunque. Poi, a Sky, altre parole sul suo contratto: «Quando tutto sarà deciso, sarò il primo a venire da voi e spiegherò tutto quanto, soprattutto ai tifosi della Roma, che sono i primi che ne hanno il diritto perché sono quelli che mi hanno dato tutto. Dire cose tanto per dirle non è nel mio stile. Ci vorranno ancora molti giorni? Non lo so. Sta diventando una telenovela, che a me non piace, e non c'è motivo di farla diventare tale». A ognuno l'interpretazione che preferisce.