22/01/2012 09:21
Ma, non contento, Totti si è ripetuto pochi minuti dopo schiaffando alle spalle di Antonioli un destro al volo (da posizione sospetta, però) dopo un altro assist del Coco argentino. E, tanto per gradire, a seguire ha messo Greco in condizione di far segnare Borini praticamente a porta vuota (...) E pensare, lo ricorderete, che per settimane, se non per mesi sera detto e ripetuto fino alla noia che Francesco non era funzionale al cento per cento per il gioco di Luis, che doveva fare lattaccante, che doveva smetterla di muoversi da trequartista: in realtà, al capitano è bastato star bene da un punto di vista fisico per (ri)fare la differenza. E non è assolutamente un caso, ci mancherebbe altro, che da quando lui è tornato in squadra, superando linfortunio patito il primo ottobre contro lAtalanta, la Roma ha cominciato a volare. Non solo grazie ai gol del suo capitano (ieri i primi su azione della stagione), ma soprattutto grazie al gioco proposto dal suo capitano. Che a trentacinque anni sta smentendo chi lo reputava finito e ormai buono soltanto per scapoli-ammogliati.
Ieri, ad esempio, il pubblico si è spellato le mani quando Francesco nella ripresa ha piazzato uno scatto interminabile per andare a riconquistare un pallone. Segno che sta bene, che ha voglia di giocare. Totti non può fare due partite di fila, quante volte lo avete sentito dire? Vero: Totti può farne tre. E forse anche quattro di fila. «È un record speciale, che inseguivo e che ho cercato di battere il prima possibile. Sapevo che era difficile ma con laiuto dei miei compagni sono riuscito a superare Nordahl. E stavolta potevo fare anche qualche altro gol... Sentivo che poteva essere una partita importante (non aveva mai segnato in carriera alla 19° giornata, ndr) e così è stato. Senza fare il presuntuoso, penso che arriverò a superare lo stesso Nordahl a quota 225 gol totali (con due maglie, ndr) prima della fine della carriera (e per Totti sarebbe secondo posto assoluto, dietro Piola, 274, ndr). Ho ancora altri due anni e mezzo a disposizione... Intanto, adesso voglio agganciare Altafini, che sta a 216. Il mio segreto? Non mi guardo mai indietro, penso solo a giocare e a fare il bene della squadra. Quando non ce la farò più, sarò il primo a dirlo. Questi giovani mi danno uno stimolo in più: è cambiato tutto con una squadra proiettata verso il futuro, con un allenatore giovane che ci sa fare. E io sono il loro capitano. Se continueremo a tenere il ritmo delle ultime settimane potremo dire la nostra, anche se non pensiamo allo scudetto. Questanno...», il virgolettato di Totti.