18/02/2012 10:42
Daltra parte, i quarti di finale contro la Rappresentativa di Serie D hanno dato unulteriore dimostrazione della personalità maturata dalla squadra di De Rossi: contro una formazione fisicamente più forte e in inferiorità numerica per lintera ripresa, i giallorossi hanno saputo tirare fuori un carattere e una determinazione non comuni: «Hanno giocato da adulti» li ha elogiati il tecnico. La stessa personalità che servirà oggi, perché la Fiorentina - che pure evoca bei ricordi nei 93 - si è trasformata in una specie di incubo per questo gruppo, che fra Coppa Italia e Supercoppa non è mai riuscito a fare meglio dell1- 1. In compenso i numeri al Viareggio sono tutti a farore della Roma, che ha incontrato la Fiorentina due volte (nell1983 e nel 91) e in entrambe ha vinto il torneo. Battere i viola - che la Roma potrebbe ritrovare anche tra un mese in finale di Coppa Italia se batteranno la Juve il 29 a Vinovo - riporterebbe De Rossi a giocarsi il Viareggio cinque anni dopo la sfortunata sfida con il Genoa e darebbe ai giallorossi la possibilità di rimettere nella bacheca di Trigoria un torfeo che manca ormai da ventun anni, visto che nellultima Primavera che lo vinse giocava Roberto Muzzi.
Capitolo formazione. Rispetto allundici di partenza della gara con la Rappresentativa, lunico cambio obbligato è al centro della trequarti, dove mancherà lo squalificato Ciciretti: al suo posto potrebbe essere dirottato Politano, che pure molto bene ha fatto da esterno destro. Laltra soluzione è lavanzamento di Verre e Matteo Ricci con il passaggio al 4-1-4-1, a maggior ragione se da Roma arrivasse Viviani. Tutto confermato davanti a Pigliacelli, con Sabelli e Nego sulle fasce e Orchi e Barba al centro della difesa. Detto del centrocampo (qualora non ci fosse Viviani, toccherebbe ancora a Verre e Ricci), sugli esterni spazio a Piscitella e Politano (o Frediani, se Matteo andasse al centro), con Tallo punta avanzata.