23/02/2012 09:03
Lui, Fabio, sta facendo di tutto perché questo momento doro sia solo linizio di una carriera splendente. Lo sta facendo, a dire il vero, da sempre. Da quando è partito a 16 anni per Londra, per il Chelsea, per diventare grande presto, per diventare uomo. Era il 2007, era un grande Chelsea. Ora, 5 anni dopo, a Stamford Bridge, mentre si leccano le ferite per la sconfitta in Champions contro il Napoli, si rimpiangono proprio quel ragazzino tutta grinta e velocità che i bluessi sono lasciati scappare con troppa facilità e che ora sta facendo le fortune della Roma. Al Daily Mail lo definiscono "Quello che il Chelsea ha dato via" palesando un enorme rimpianto.
Roba da mordersi le mani, ma sul serio, non come sembra fare Fabio quando festeggia i suoi gol. Sei, finora, quelli in campionato, in sole 13 partite. E anche questo a Londra non è passato inosservato: «Tutto questo mentre il Chelsea è alla disperata ricerca di attaccanti - dice ancora il quotidiano britannico -. Drogba sembra aver esaurito le cartucce, Torres è irriconoscibile e mai come ora sarebbe servita ai blues una punta come Borini». E un giocatore così potrebbe servire anche alla Nazionale di Cesare Prandelli. Che starebbe per convocarlo (la lista dei giocatori sarà diramata domenica) per lamichevole contro gli Stati Uniti del 29 febbraio a Genova. Per lui sarebbe la prima chiamata nellItalia dei grandi, dopo che ha già vestito tutte le maglie azzurre dalla under 16 in su. Per il momento il suo procuratore, Marco De Marchi, frena: «Convocazione in Nazionale? Ho letto e sono tutte cose che fanno molto piacere. Al momento non sappiamo nulla e ci concentriamo esclusivamente sulla Roma - ha detto a RadioCalciomercato.it -. Non nascondo che cè grande soddisfazione per come Fabio sta andando. Sta raccogliendo i primi successi, i primi complimenti. Fanno piacere, ma al tempo stesso lo aiutano a migliorarsi domenica dopo domenica, giorno dopo giorno». Poi sui rimpianti del Chelsea: «Lo avevano messo fuori rosa prima ancora di iniziare la trattativa per il rinnovo. Adesso è facile dire che hanno sbagliato ma non mi viene da commentare la situazione. Io e Fabio dobbiamo molto ai "Blues" e li ringraziamo per la mano che hanno dato al ragazzo nella crescita della sua carriera. Dispiace che sia finita così».
E finita quella storia ma ne è iniziata unaltra meravigliosa. Prima in giallorosso e ora, con ogni probabilità, anche con lazzurro dei grandi. Del fatto che nel futuro di Borini ci sia anche quello, ne è convinto pure Angelo Peruzzi. Il vice di Ciro Ferrara in under 21 lo ha spiegato piuttosto chiaramente: «Se potrebbe esserci sottratto da Prandelli? Potrebbe con percentuali molto alte - ha detto intervenendo a "Te la do io Tokyo" su Centro Suono Sport - ci piacerebbe la cosa, per il ragazzo sarebbe uniniezione di fiducia per quello che ha dimostrato, per la volontà di non mollare mai. Lho visto varie volte, ha una velocità pazzesca, ha voglia di arrivare. Che poi sono le qualità che fanno la differenza, vedendolo una volta al mese non mi sono meravigliato di questa esplosione».
Peruzzi ha poi parlato anche di Roma e di Maarten Stekelenburg: «Mi piace. E uno dei migliori portieri dEuropa, era considerato tale anche prima che arrivasse a Roma, ne parlavo anche con Sabatini. Se cè un nuovo Peruzzi? Fisicamente nessuno, sono un po anomalo come portiere, ci sono bravi portieri, portieri di 15-16 anni che promettono bene». Poi sulle parole di Luis Enrique a proposito del eccessivo divario nel nostro paese tra le formazioni Primavera e le prime squadre: «La Spagna e lInghilterra sono più agevolate avendo una seconda squadra, noi abbiamo un campionato diverso, quindi il salto è un po alto. Sono del parere che, se il giocatore è bravo, riesce ad assimilare la Serie A o B. Se il ragazzo cè, prima o poi esplode. Il problema italiano è che non li fanno giocare, trovare un 17enne in Serie A è difficile». La Roma però ci sta provando a fare la rivoluzione anche sotto questo aspetto. Una Roma che è ancora in corsa per il terzo posto, così come il Napoli travolgente in Coppa: «Per me la Roma arriverà davanti - dice ancora Peruzzi -. Il Napoli, se va avanti in Champions, lascerà qualcosina in campionato, la Roma ha iniziato a fare risultati altalenanti, però il Napoli ha fatto peggio nellultimo mese». Lultima battuta è sul suo futuro: «Sto in Federazione come secondo a Ferrara. E un ruolo che mi piace, poi vedremo. Mi piace vivere alla giornata. La Roma? Nella vita non si sa mai»