INCERTO - La Roma è sempre convinta che il vero Kjaer non possa essere quello delle ultime settimane. Un centrale incerto, macchinoso, lento, goffo.
«E entrato in un tunnel dal quale prima o poi dovrà uscire» ha detto qualche giorno fa il direttore sportivo giallorosso Walter Sabatini. Il ds si aspetta di rivedere al più presto il difensore apprezzato in casa dellInter, il 17 settembre dello scorso anno (0-0), quasi cinque mesi fa. Quella fu lunica uscita giallorossa in cui Kjaer diede un segnale forte, facendo vedere quello che aveva già fatto vedere ai tempi di Palermo e che in Germania nessuno ha notato. Da allora solo prove da incubo. Il suo score in campionato parla per ora di 10 presenze e un cartellino rosso.
RISCATTO - Kjaer, come detto, ha voglia di riscatto. E oggi, contro lAtalanta, si gioca unopportunità importante. Luis Enrique gli ha dato la carica alla vigilia, rispondendo così a una domanda specifica:
«E un calciatore incredibile, che a 22 anni ha già giocato un Mondiale e ha ottime stagioni alle spalle in Italia e in Germania. Ha fisico e testa, il futuro è suo e gode della mia massima fiducia» . Alla fine però aggiunge:
«Quando ci sono delle situazioni particolari è compito dellallenatore gestirle. Ogni volta che cadiamo ci rialziamo, è la nostra mentalità» . La gestione del danese suggerisce che è sicuramente meglio che lui vada in campo oggi: Juan è diffidato e un cartellino giallo gli farebbe saltare la Roma, a quel punto a Kjaer toccherebbe provare a rialzarsi proprio nel derby, che per lui rappresenta linizio del tunnel. Tocca allallenatore gestire.