08/02/2012 09:02
A Genova D'altronde, a dimostrarlo c'è un precedente di un certo peso, visto che il 26 ottobre scorso, Luis Enrique scelse il terzetto d'attacco più giovane del campionato per giocare a Marassi forse la partita più sfortunata della sua gestione, quella persa (2-1) nei minuti finali dopo aver dominato. Curiosa la parabola di questo tris di punte su cui la Roma ha investito. Bojan, 21 anni, è stato il fiore all'occhiello del mercato estivo, ma in questo scorcio di campionato, dei tre, è stato quello che ha convinto meno. A partita in corso, però, si è dimostrato uno che graffia, tant'è che finora ha segnato 4 gol, l'ultimo all'Inter. Quasi speculare la stagione di Borini, 20 anni, che si è trasformato da «colpetto» da ultimo giorno di mercato a uomo utile per gli equilibri fra attacco e centrocampo, senza perdere il gusto del graffio. Sei le reti segnate tra campionato (5) e Coppa (1) in appena 12 presenze, di cui solo 7 da titolare. Discorso diverso Lamela, 19. Era il talento da preservare, da far crescere con moderazione. Invece la sua partenza è stata devastante. Dall'esordio con gol col Palermo (a cui ha aggiunto la doppietta in Coppa Italia con la Fiorentina) è stato sempre schierato titolare da Luis Enrique tranne che nella sfida contro il Milan, in cui entrò nella ripresa. E adesso? Vista la sua prova con l'Inter, la crisetta sembra archiviata e per questo dovrebbe essere lui a giocare da trequartista (o punta che parte dal centro) al posto di Totti, anche se a Trigoria si sussurra come Luis Enrique abbia la tentazione di rilanciare in quel ruolo l'eccellente Pjanic.
Vecchia guardia Dinanzi a tanta gioventù, però, una postilla è d'obbligo. Dalla prossima Bojan, Borini e Lamela dovranno vedersela col ritorno della vecchia guardia. Contro il Siena, infatti, tornerà sicuramente disponibile capitan Totti e forse anche Osvaldo, il capocannoniere della squadra. Una cosa è certa: Luis Enrique non dà corsie privilegiate. Per questo i giovani faranno bene a darsi da fare. La vecchia guardia non ha intenzione di mollare neppure un metro.